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Tre giorni ai Mondiali Assoluti di Karapiro:la parola ai Commissari Tecnici

Il CT della squadra Senior Maschile Beppe De Capua analizza il lavoro portato avanti insieme ai suoi ragazzi nel raduno di Varese, parla del Mondiale in Nuova Zelanda e fornisce qualche anticipazione sul post Karapiro.

“Nei 19 giorni di raduno a Varese, l’intero gruppo Senior ha lavorato in modo proficuo: nonostante qualche malanno abbiamo realizzato il programma di preparazione programmato ed ora stiamo effettuando qualche richiamo prima del via al Mondiale.

Il valore dei nostri equipaggi è adesso superiore a quello di Montemor dove già si erano evidenziati dei miglioramenti rispetto all’ultima prova di Coppa del Mondo di Lucerna. In Nuova Zelanda gareggerà una squadra con età media più bassa rispetto all’anno scorso e si completerà quindi il progetto del primo biennio: provare a inserire alcuni nuovi elementi nella squadra Senior.

Ci sono altre cose da sottolineare riferendosi al gruppo che vedrete in gara. I meno giovani hanno aiutato i più giovani ad ambientarsi grazie alla loro esperienza, al loro esempio e alla loro disponibilità. Ma, in questo caso, il mio pensiero non è solo a chi scenderà in acqua a Karapiro ma anche a chi è rimasto a casa e ha fornito ugualmente un bel contributo alla preparazione del Mondiale. Come ho scritto nella circolare relativa al raduno premondiale, tutti i vogatori che nel 2010 hanno fatto parte della Nazionale Senior saranno oggetto di attenzione per le prime convocazioni in vista dell’anno preolimpico. Da dicembre in avanti, si ripartirà subito anche con loro per preparare il Mondiale di Bled 2011.

Tornando al Mondiale in Nuova Zelanda, l’obiettivo sarà quello di piazzare due barche olimpiche nei primi quattro posti e tutti quanti insieme proveremo a centrare questi risultati”.

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Il CT della Nazionale Femminile Josy Verdonkschot ci dà le sue chiavi di lettura del Mondiale in Nuova Zelanda.
“Sono contento per il modo in cui le ragazze hanno affrontato il raduno di Varese preparandosi con attenzione e concentrazione e provando a migliorarsi in ogni allenamento. Ho lavorato soprattutto sulle barche corte. Per il doppio di Betta e Laura sarà una bella sfida perché, dopo aver ceduto soltanto a Germania e Polonia agli Europei, troveranno avversarie toste nella Gran Bretagna, nell’Australia e negli Stati Uniti. La finale è una missione possibile anche se, in questa specialità, manca da diversi anni all’Italia. Ripeto: inglesi e australiane siano molto forti, tutte le altre barche sono però molto vicine.

Con le PL, durante i raduni, ho lavorato con due doppi in prospettiva Europei e Mondiali. Per il 2011 penso che saranno addirittura tre: la concorrenza tra loro stimola, le aiuta a crescere e a eliminare i propri difetti. La nuova formula mondiale, con le finali su tre giorni, mi ha poi convinto a impiegare Laura ed Erika in due gare.

Niente punta a Karapiro nonostante il buon risultato del due senza Wurzel-Calabrese agli Europei. In questo caso, per me è meglio concentrarsi soprattutto sulle qualificazioni olimpiche di Bled e partire già a inizio dicembre con un primo raduno che coinvolgerà sei ragazze e sarà funzionale al lavoro di costruzione del due senza”.

Ecco la situazione dei Pesi Leggeri pre-Karapiro e in vista di Karapiro raccontata dal Commissario Tecnico Giuseppe Polti.

“A Piediluco, subito dopo i Campionati Italiani di Mantova, abbiamo portato avanti parecchio lavoro di fondo, forza e intensità per crescere e ricercare la condizione di forma ottimale per il Mondiale. La differenza rispetto agli Europei sta proprio nella diversità della preparazione, tutta concentrata in funzione del miglior risultato possibile in Nuova Zelanda anche perché per Montemor i miei atleti si sono allenati insieme in raduno solamente per una settimana. Negli ultimi giorni ci sono stati alcuni problemi tra malattie e infortuni ma adesso i ragazzi si sono ripresi e conto di vederli al top per i momenti caldi del Mondiale.

Gli obiettivi? Vincere in tutte le specialità, ovviamente! Scherzi a parte, il mio auspicio sarebbe quello di migliorare i già buoni risultati di Poznan 2009, soprattutto per ciò che riguarda il singolo e il quattro senza. Confido poi in una reazione di chi in Portogallo non si è espresso secondo le proprie potenzialità”.

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