“Mentre il Cda di UniCredit ha nominato i vertici mancanti senza soluzione di continuità con la disastrosa gestione precedente, riprende domani il controesame dei consulenti della procura di Milano nel processo per truffa riguardante contratti su derivati sottoscritti tra il 2005 e il 2007”. È quanto ha dichiarato il senatore Elio Lannutti, Capogruppo IDV nella Commisisone Finanze al Senato.
“Nel procedimento in cui sono indagate 14 persone e 4 banche – ha spiegato il senatore – è al vaglio un contratto stipulato dal Comune di Milano con UniCredit Banca d'Impresa, dalla cui chiusura sono nati quelli con i soggetti coinvolti nel processo. Davide Mereghetti e Luca Fornoni, dirigenti di UniCredit e capi dei “negoziatori” di derivati fraudolenti con il Comune di Milano che hanno generato perdite consistenti a carico dei cittadini, hanno percepito un reddito di 3,4 milioni di euro a testa. Come si evince da intercettazioni, i manager di UniCredit festeggiavano per aver incassato un profitto di 2 milioni e 40 mila euro in poche ore a danno di enti locali e piccole e medie imprese. Utili per la banca sui quali i capi della 'divisione derivati' di UniCredit calibravano i loro bonus. Staremo a vedere – ha concluso Lannutti – se i signori Nicastro, Ghizzoni e Fiorentino, a differenza di Profumo, sapranno prendere le distanze da comportamenti fraudolenti a danno della clientela e riusciranno a rispettare i diritti dei consumatori”.