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Le poco cristiane dichiarazioni del buon Rocco

Durante la trasmissione “Un giorno da pecora” (Radio 2) Rocco Buttiglione ha dichiarato: “Penso che l’omosessualità sia oggettivamente sbagliata”. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Nel 2004, al fine pensatore dichiarazioni del genere costarono la bocciatura da parte della Commissione giustizia, libertà e sicurezza del Parlamento europeo. Il 17 marzo del 2009 nel salotto di Bruno Vespa (luogo adatto) il buon Rocco ebbe a ripetere lo stesso concetto. Ma questo signore cristiano, quest'uomo di vasta cultura, che fa sempre siffatte affermazioni, col sorrisetto di chi la sa lunga, perché non prova anche a spiegare perché l'omosessualità sarebbe immorale? Su che cosa baserà la sua convinzione? Sul Vangelo del Cristo? Impossibile, poiché il Signore non fa il minimo cenno all'omosessualità. Allora sulle lettere paoline? Impossibile, poiché l’ebreo di Tarso non è credibile in materia di sessualità. Fu lui, infatti, a scrivere: “E’ cosa buona per l’uomo non avere contatti con donna” (1 Co 7,1). Forse allora sull’Antico Testamento? Neppure, giacché anche questo in fatto di sessualità non può essere preso sul serio. Basti il seguente versetto: “Se un uomo è giaciuto con una donna durante le sue regole, e ne ha scoperto la nudità, ha messo a nudo la fonte del suo sangue ed essa ha scoperto la fonte del suo sangue: siano eliminati ambedue in mezzo al loro popolo” (Lv 20,18). E allora su che cosa il sorridente signore cattolico pensatore esperto di morale baserà la sua affermazione? Vuoi vedere che sarà persuaso che l'omosessualità vada contro natura? E vuoi vedere che sarà anche persuaso che questo basti a definirla immorale?

Renato Pierri

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