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L’Italia vince facile (15-6) nella surreale atmosfera di uno stadio "Intercontinentale" di Taichung praticamente deserto contro una giovanissima Thailandia

Gli asiatici hanno per altro giocato con molta dignità, confezionando anche 4 doppi giochi difensivi. Però il livello dei loro pitcher (nessuna ha mai toccato le 80 miglia all'ora di velocità) non era sufficiente per dare un senso alla partita. il line up azzurro è partito fortissimo e ha chiuso i conti in 4 riprese. Ma i giovani thailandesi non ci sono stati a subire una sconfitta umiliante e sono riusciti a colpire duro (8 valide) il partente azzurro Sandy Patrone e a portare la gara fino al nono.
Sembrava una passeggiata. La Thailandia era riuscita ad uscire indenne dal primo inning grazie ad un doppio gioco su una rimbalzante di Granato. Poi però era iniziata una vera e propria cavalcata del line up italiano, che a suon di valide (13) e approfittando di qualche errore aveva messo a segno 13 punti. Chiarini e Ramos, con 3 valide a testa, spiccavano e sia Granato che Zileri ottenevano un triplo.
Ma quando si iniziava a pensare che la serata si potesse concludere anzitempo, Sandy Patrone (dopo 4 riprese perfette) veniva toccato duro e, a poco a poco, la Thailandia riduceva a 9 punti il divario, costringendo gli italiani a giocare fino al nono. In particolare evidenza si mettevano l'esterno destro Sek con un triplo e il catcher Chanjapit con un doppio.
Non che il risultato fosse in discussione, ma Mazzieri decideva comunque di avvicendare Patrone con Andrea Pizziconi. Il giovanissimo pitcher nettunese degli Arizona Diamondbacks affrontava solo 12 battitori e chiudeva il confronto rapidamente.
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Riccardo Schiroli
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