Sono una persona strana, anomala, forse un po' matta. Nessuno mi crederà, eppure vi giuro che degli infiniti articoli sulla casa di Montecarlo non ne ho letto neppure uno. I titoli, quando mi capitavano sotto gli occhi, per me erano più che sufficienti. Ma cosa ancora più incredibile, almeno per le persone normali, è che non ho guardato nessun programma d’approfondimento sulla vicenda brutta di Avetrana. Neppure uno per più di un minuto, passando da un canale all'altro. Pochi secondi che sono bastati a disgustarmi. A dire il vero, qualche sera fa forse devo aver guardato per più di sessanta secondi e, mi vergogno a dirlo, nonostante la gravità dell'argomento, non ho potuto fare a meno di ridere. Ho visto un signore non più tanto giovane, che giocava con delle automobiline e il plastico di una casa, e gli invitati che lo guardavano attentamente, ansiosi di esprimere il loro prezioso parere. Il loro prezioso contributo alla verità. Ma in fondo, a me che sono così strana, sembra che tutti questi conduttori televisivi siano sempre lì a giocare, ed anche gl'importanti opinionisti mi sembra che giochino, tutti giocano un po', anche se sanno perfettamente, ma fanno orecchie da mercante, che non è cosa buona giocare quando si parla di una creatura innocente uccisa. Ma la vita è questa. Che tristezza per una strana come me. Per una forse un po' matta.
Francesca Ribeiro