Il miracolo è finito. Ma a pensarci bene il miracolo non era mai iniziato ma solo dichiarato. Nella Napoli sommersa dai rifiuti, il governo minimizza l'emergenza e richiama Bertolaso a risolvere la situazione: una risoluzione che per Berlusconi non potrà durare più di dieci giorni. Un atteggiamento superficiale che non è piaciuto neanche al suo alleato più fedele: la Lega per voce di Bossi sollecita il premier ad un pronto intervento, “non possiamo aspettare che ci scappi il morto”!
Per Filippo Penati, capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, “Come si può vedere dalle dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio negli ultimi anni e riportate con solerzia dalle agenzie di stampa, Berlusconi crede di vivere nel Truman Show; pensa di vivere in uno degli studi televisivi che tanto lo hanno appassionato nella sua vita, dove se vuoi cambiare qualcosa chiami il carpentiere e fai smontare uno sfondo. Peccato per Berlusconi, ma anche per i napoletani, che la realtà abbia una sua autonomia e proceda senza tenere conto della sceneggiatura che tutti i giorni da palazzo Grazioli scrivono per il presidente i suoi collaboratori. Per risolvere un problema complesso e annoso come quello dei rifiuti è indispensabile finirla con la propaganda e ricercare la collaborazione di tutti”.
Ecco in particolare un decalogo delle eco-balle di Berlusconi riprese dalle agenzie di stampa.
Berlusconi: “Ho qualche idea innovativa”. Ansa, Roma, 14 aprile 2008.
Berlusconi: “Sarò a Napoli tre giorni alla settimana e resterò lì ad operare fino alla certezza dell’avvio concreto della soluzione del problema”. Ansa, Roma, 14 aprile 2008.
Berlusconi: “Con decreto Napoli rifiorirà”. Ansa, Napoli, 21 maggio 2008.
Berlusconi: “Tornerò a Napoli con continuità, per monitorare l’azione del sottosegretario e per confermare che lo Stato c’è”. Ansa, Napoli, 21 maggio 2008.
Berlusconi: “Penso che i rifiuti debbano sparire dalle strade e dalle piazze di Napoli e delle altre province in un tempo molto breve; questo posso garantire che avverrà”. Ansa, Napoli 21 maggio 2008
Berlusconi: “A differenza del passato si deve sapere che noi siamo convinti che è nostro preciso dovere che lo Stato faccia finalmente e definitivamente lo Stato”. Ansa, Napoli 30 maggio.
Berlusconi: “Abbiamo voglia di fare e ce la faremo senza promesse miracolistiche”. Ansa, Napoli, 21 maggio 2008.
“Domani terrò un Consiglio dei ministri a Napoli e annuncerò che l’emergenza è finita”. Ansa, Roma 17 luglio 2008.
“A chi mi chiede se a Napoli tornerà ancora l’emergenza rifiuti io dico: no. Non si tornerà alla situazione precedente”. Ansa, 28 agosto 2008.
Berlusconi: “Prevediamo che in dieci giorni la situazione possa tornare nella norma. Entro dieci giorni dalla discarica di Terzigno non proverranno odori o miasmi, che giustamente hanno preoccupato e preoccupano la popolazione”. Agi, Roma 22 ottobre 2010.
“Il governo ricomincia da Bertolaso, sconfessando tutto quanto fatto, ma soprattutto non fatto, fino ad ora e soprattutto certificando il completo fallimento dell’operazione “rifiuti” e del decreto di fine emergenza”, così Maurizio Migliavacca, coordinatore della Segreteria Pd sull'emergenza rifiuti in Campania e sulle fantomatiche dichiarazioni di Berlusconi che assicura un nuovo miracolo entro i prossimi 10 giorni.
“Ormai – ha continuato Migliavacca – le scene da guerra civile si susseguono nell’assoluta mancanza di strategie e piani di intervento del governo. Il bluff di Berlusconi, travestito da miracolo, attende ora risposte serie e tempestive. Prima che sia troppo tardi”.
“Berlusconi dice che in dieci giorni sarà risolta l'emergenza dei rifiuti a Napoli e in Campania? E' una balla colossale, purtroppo. Ne abbiamo sentite tante in questi mesi, ma stavolta il premier ha superato se stesso'', ha detto Stella Bianchi responsabile Ambiente del Pd. “Il fatto stesso di aver richiamato in fretta e furia Bertolaso – ha spiegato Bianchi in una nota – certifica che l'emergenza non è mai finita. Possiamo solo sperare che stavolta faccia meglio, con risultati migliori di quelli ottenuti in 18 mesi da commissario con pieni poteri”.
''Nelle parole pronunciate oggi a Palazzo Chigi non c'è traccia di misure concrete per uscire dall'emergenza. Il timore – ha proseguito – è che il governo intenda procedere con l'apertura della seconda, immensa discarica a Cava Vitiello, dentro il Parco nazionale del Vesuvio. Se non si vogliono rispettare i vincoli ambientali, le proteste dei cittadini o il semplice buon senso, c'è da augurarsi almeno che il governo rispetti le indicazioni delle istituzioni europee, che hanno già definito quella discarica un'aberrazione e che minacciano di non sbloccare 145 milioni di fondi europei attualmente congelati”.
''Il Pd – ha concluso – ha già avanzato alcune proposte: regionalizzazione del piano delle discariche, accelerazione sulla realizzazione degli impianti, sblocco dei fondi per la raccolta differenziata, un vero e immediato sostegno finanziario ai Comuni per opere di compensazione attese da tempo”.
“Sull’emergenza rifiuti in Campania il Governo è palesemente nel pallone. Mentre l’Europa ci mette in mora sulla seconda discarica nel Parco del Vesuvio, bloccando 145 milioni di euro di fondi europei, il Consiglio dei Ministri sceglie di nuovo San Bertolaso: come se 16 anni di gestione
commissariale non fossero bastati a dimostrare che questo ormai drammatico problema si risolve soltanto chiamando tutti, a cominciare dalle istituzioni territoriali, ad assumere la responsabilità delle proprie decisioni.” Lo hanno dichiarato i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Il ritorno di Bertolaso – hanno aggiungono i senatori ecodem – è la carta della disperazione, che serve al Governo anche per fare due parti in commedia: la faccia eroce del decisionismo affidata a Manganelli, e d’altro canto l’irresponsabilità e la latitanza delle Province, quasi tutte ormai in mano
al PdL”.
Il ritorno di San Bertolaso ha coinciso anche con le immediate dichiarazione, fuori luogo, che il capo della Protezione Civile ha fatto paragonando i rifiuti a Napoli con alcune trasmissioni televisive come Annozero di Michele Santoro e il Tg3.
“L'associazione che fa Bertolaso tra la spazzatura e alcuni programmi e Tg nazionali, che ancora garantiscono un minimo di pluralismo, e' offensiva e non serve a nascondere il fallimento di un governo che i miracoli li fa solo sulla carta”. Lo ha affermato Stefano Di Traglia, responsabile Comunicazione del Pd, che ha aggiunto “Bertolaso tra una promessa di dimissioni e l'altra, ammetta di aver fallito con un piano che, come i gravi avvenimenti di questi giorni confermano, non ha risolto affatto il problema dei rifiuti”.
“A Napoli non c'e' lo Stato. Le promesse del 2008 non sono state mantenute. Caldoro dice che bisognava pensarci prima: evidentemente abbiamo pensato che con la legislazione d'emergenza si potesse fare tutto”. Cosi' il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda, intervenuto stamattina nel dibattito sui disordini di Terzigno a Omnibus, in onda su La7.
Per Zanda, “la provincializzazione del ciclo dei rifiuti non funziona: prendiamo l'impegno di fare un disegno di legge che la modifichi. Serve molta serieta' e non bisogna dire quello che non si puo' mantenere. Se Berlusconi dice che viene a Terzigno e la discarica non si fara' ma poi e' in programma, e' una miccia. Se il presidente della Provincia esclude la discarica e poi viene fatta, e' una seconda miccia”.
A.Dra