Legalità  e nuova Italia: non deludere le speranze

di Fabio Granata

Dentro Fli e Generazione Italia si è aperta una nuova, complessa, pagina, del percorso verso Perugia, Milano e la nascita del nuovo movimento politico.
In questi mesi con coerenza e continuità siamo riusciti a evocare speranza e volontà di cambiamento tra gli italiani attorno al nostro progetto.
Sulla legalità e la giustizia si gioca la partita decisiva, e il perimetro della nostra identità in questi mesi è stato costruito sopratutto su questi temi.
Bisogna avere l’onestà intellettuale di riconoscere che il voto al Senato sul lodo Alfano e alla Camera ha creato un combinato disposto che ha disorientato l’opinione pubblica e gran parte dei nostri quadri e militanti.
Mentre sul lodo, fin da Mirabello la posizione di Fini è stata favorevole, considerandolo l’unico possibile strumento di salvaguardia delle alte cariche dello Stato, dopo essere stati decisivi nel bloccare il processo breve e le sue conseguenze devastanti sul sistema giudiziario, il voto su Lunardi, pur motivato come semplice richiesta di nuovi atti, è stato un grave errore politico.
Auspico l’impegno pubblico e solenne, al ritorno degli atti in aula, a votare compatti a favore dell’autorizzazione a procedere contro il Ministro per i gravi fatti di corruzione che lo vedono coinvolto, ma anche sul Lodo è opportuna una franca discussione politica per capirne le conseguenze e se comunque posizioni contrarie come la mia abbiano cittadinanza.
Io credo che sui temi della legalità e della lotta alle cricche e alle mafie serva un supplemento di coerenza e rigore. Bisogna riprendere l’iniziativa immediatamente, e una buona occasione può essere rappresentata dalla presentazione della proposta di legge anticorruzione insieme ad altri gruppi parlamentari, sul testo discusso questa estate alla festa del Fatto quotidiano.

Noi abbiamo suscitato speranze e nuovo entusiasmo verso l’impegno politico e la possibilità di cambiamento: tutto questo ci dà grandi responsabilità verso chi ci sostiene o semplicemente ci guarda con simpatia.

Ieri in alcuni commenti mi hanno invitato a togliere dal mio blog la foto di Paolo Borsellino: alcuni saranno stati, e sono certamente, provocatori… ma molti li capisco perfettamente, per la delusione che hanno provato (al di là di mie dirette responsabilità…).

Una cosa è certa e rappresenta un mio impegno preciso: da oggi, sui temi sensibili, dovrà discutersi ogni posizione e ogni voto d’aula, per evitare che, nella distrazione in buona fede di alcuni, prenda il sopravvento il “partito trasversale della conservazione”.

E sopratutto per potere ancora guardare negli occhi i ragazzi e la gente che con noi hanno ripreso a sognare un’Italia diversa e che non possiamo deludere e mortificare.

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