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SCUOLA, TUTTI IN PIAZZA L’ 8 OTTOBRE

Attraverso il presente comunicato l’Italia dei Valori esprime la propria adesione alla manifestazione del mondo della scuola che avrà luogo a Roma venerdì 8 ottobre.
Saranno presenti innanzitutto gli studenti che con angoscia crescente stanno esprimendo la loro preoccupazione per il futuro del Paese, ci saranno poi alcuni sindacati di base, che hanno indetto per la giornata uno sciopero nazionale del comparto scuola, nonché diversi coordinamenti e associazioni che si battono in difesa della scuola pubblica contro gli effetti devastanti prodotti dalla scellerata politica di tagli all'istruzione attuata dal presente governo a partire dall'approvazione della legge finanziaria del 2008.
Ormai da anni i settori della cultura e dell’istruzione sono vittime di politiche che tendono esclusivamente a sottrarre risorse finanziarie senza prevedere alcun progetto di investimento costruttivo, a tal punto che l’Italia è diventata il fanalino di coda dei Paesi dell’OCSE in relazione alla spesa destinata alla scuola pubblica (penultima in Europa, seguita soltanto dalla Slovacchia).
Gli effetti di queste scelte nefaste sono tangibili nella quotidianità della vita scolastica. L’aumento del numero degli alunni nelle classi, che ormai troppo spesso raggiunge cifre incredibili, oltre a comportare gravi rischi per la sicurezza, implica di fatto l’impossibilità, da parte degli insegnanti, di elaborare percorsi formativi individualizzati con la tragica conseguenza di accrescere il fenomeno della dispersione scolastica.
La riforma delle scuole primarie ha eliminato la didattica modulare che costituiva motivo di vanto per l’Italia, paralizzando peraltro importanti attività come le uscite didattiche; la riforma delle scuole superiori ha determinato un impoverimento generalizzato dell’offerta formative delle scuole di ogni tipo, dai licei agli istituti tecnici e professionali, vittime questi ultimi di una forte riduzione anche delle attività laboratoriali e delle discipline d’indirizzo.
Particolarmente allarmante risulta la situazione delle università dove, per effetto della riforma attualmente in discussione in Parlamento, avranno il sopravvento criteri di gestione meramente aziendalistici a discapito della qualità della didattica e della ricerca.
Di fronte alla costante violazione del diritto allo studio, all’impoverimento della qualità dell’istruzione, al licenziamento di migliaia di lavoratori che operano da anni ponendo la propria professionalità a servizio della pubblica amministrazione, al mancato rinnovo del contratto e al blocco degli scatti di anzianità che mortificano la professionalità di un’intera categoria di lavoratori,
invitiamo studenti, genitori, insegnanti e personale ATA e tutta la società civile che ha a cuore le prospettive delle future generazioni, a partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale in difesa della scuola pubblica, l’otto ottobre alle ore 9 in Piazzale dei Partigiani a Roma da dove partirà il corteo diretto al ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, per dire NO ad una scuola impoverita, privatizzata, aziendalizzata e regionalizzata. SI' ad un progetto serio di riforma della scuola.

Di Maria Letizia Bosco e Ilaria Persi

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