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DIAMO AL PREMIER UN SALVACONDOTTO GIUDIZIARIO, SOTTOSCRIVENDO UN ATTO DI MANLEVA, A CONDIZIONE CHE RITORNI A FARE IL COMMERCIANTE !

E’ ORA DI BANDIRE IL FAIRE-PLAY E DI ESSERE DEMOCRATICAMENTE SPIETATI E FEROCI CON QUESTO GOVERNO, PENA UNA IMMINENTE E PESANTE CONFLITTUALITA’ SOCIALE ! UNA SOLUZIONE CI SAREBBE AL PROBLEMA

Mi si obietterà, giustamente, che atti intimidatori fuori dalla legalità ci sono sempre stati nei vari contesti politici, ma questa volta mi par di avvertire, come avverte Maroni, che detti atti, l’ultimo a Belpietro, non siano similari a quelli del passato, ma traggano origine dalla disperazione ad opera di persone sane di mente che poi, in sede di giudizio, sono costrette ad apparire…momentaneamente malate per ottenere una qualche attenuante, come è successo di recente nel nostro Paese (caso Tartaglia, definito psicolabile, docet ).
Ieri, il Ministro dell’Interno ha detto che, con questo clima politico, al caso Belpietro ne seguiranno altri, senza però spiegare agli Italiani, offrendone una dovuta giustificazione, il perché della sua certamente non auspicabile previsione.
Io penso che il Ministro dell’Interno si stato allertato dal suo stesso subconscio che gli ha finalmente fatto capire che il suo principale alleato di governo, per salvarsi dai guai giudiziari personali, sta montando una tale esasperazione a livello nazionale, da rendere impossibile ogni tentativo di governare, compromettendo persino il principale cavallo di battaglia della Lega, il federalismo, per il quale il suo partito si sta spendendo, a mio parere, non solo con scarsi risultati, ma anche in maniera assai sindacabile. Infatti se prima non si fa un calcolo oggettivo sulle risorse per attuarlo in maniera da non creare eccessivi contrasti fra regioni, si finirà per dar vita ad una guerra fra italiani. Ed ora, mentre si sta forse passando dalle parole ai fatti (?), questo fa paura alla Lega
Oltre a ciò, si osserva poi con preoccupazione crescente che in questo governo, esiste una situazione che non tiene più: il premier sta spendendo le sue ormai residuali risorse psico-fisiche, ormai al lumicino, per togliersi dai guai giudiziari, ma per fare questo ha bisogno dei numeri che attualmente gli fornisce la Lega alla quale, per tenersela buona, promette un appoggio di facciata che i leghisti, non proprio delle aquile a livello politico, “bevono”. E ciò, senza avvedersene che, per Berlusconi, federalismo o non federalismo per lui fa lo stesso, essendo molto e molto diverso il problema che vorrebbe risolvere. Azione sibillina, quella di Berlusconi che, a mio avviso, ha il tono del “do ut des” di natura molto diversa rispetto alla merce di scambio, peraltro senza una precisa garanzia che lo stesso premier non è in grado di fornire alla Lega, solo strumentalizzata allo scopo di ottenere la soluzione dei problemi di giustizia del primo ministro. Vorrei infatti vedere il comportamento del premier nel caso che egli non avesse pendenze giudiziarie; sicuramente egli se ne farebbe un baffo di Bossi ed accoliti ! Perché questa è la verità ! Ecco perché bisogna essere fermi e determinati da subito contro il berlusconismo, non già con le parole da oratorio di certa opposizione, come quella dei Bersani (eccezion fatta per l’ultimo intervento sulla fiducia al governo) , dei Franceschini e delle Bindi, ma con fatti concreti, se vuoi anche feroci alla Di Pietro, purché entro i margini della legalità e della democrazia. Da cui non si può assolutamente prescindere !!!

Ricordiamoci tutti che in questa intricata situazione nella quale Berlusconi mira solo e soltanto ad una specifica cosa, alias togliersi dai piedi i tribunali, a Bossi invece interessa tutt’altra cosa, e cioè una specie anomala di federalismo, obiettivo che non ha niente a che vedere con i pensieri del premier. Ricordiamoci anche che questo teatrino osceno della politica continua da 16 anni a pesare come un macigno sull’intera collettività, stante il fatto che, a causa dei problemi giudiziari di un solo soggetto, si sta dando vita ad un’ immobilità assoluta in ogni contesto della vita socio-politica.

Faccio una proposta giuridicamente improponibile, e se vuoi anche risibile, che peraltro potrebbe avere teoricamente una certa valenza scegliendo l’opzione del “ male minore “.
Eccola.
Perché non si offre una specie di salvacondotto giudiziario al premier, magari sottoscrivendogli un atto di manleva, che gli consenta di star lontano in vita dalle aule dei Tribunali e da quei PM. che ora vuol far inquisire ? E ciò tenendo conto, come abbiamo ormai tutti sperimentato, che al premier non interessano le sorti del paese, essendo egli sceso in campo solo per salvarsi dai suoi guai giudiziari, come diceva ogni giorno anche il suo collaboratore, Indro Montanelli ?
In questo modo, con una sola fava si prenderebbero non due, ma tre-quattro piccioni :
1) scenderebbe il silenzio definitivo su Berlusconi del quale si parla ogni giorno da 16 anni, sottraendo gli Italiani da questo, ormai diventato nauseante, argomentare a vuoto in tutti i mass-media;
2) il diretto interessato potrebbe tirare un sospiro definitivo di sollievo in quanto, firmandogli un atto di manleva, gli verrebbe assicurato un futuro privo di qualsiasi rapporto con la giustizia, altro che Lodi Alfano !!;
3) respirerebbero gli Italiani stessi, stanchi di questa indecente “ti-ri-te-ra” politica che ormai, non solo ci viene derisa dal mondo intero, ma ci sta privando della serenità, della concordia sociale, e delle risorse per vivere. Del resto, io penso che sarebbe minore il male relativo alla sottrazione definitiva del premier alla giustizia, rispetto a quello permanente e continuo relativo alle sofferenze quotidiane che il berlusconismo ci sta imponendo ora e per il resto della nostra vita, compresa quella di Berlusconi.

Con tanti referendum inutili che sono stati fatti in passato io proporrei, sulla base delle predette riflessioni, un referendum popolare da formulare agli Italiani con la seguente domanda :

“ Siete disponibili a manlevare il Presidente del Consiglio da ogni sua pendenza giudiziaria a condizione che se ne torni a casa, abbandonando definitivamente la politica ? “

Posto che vinca il SI, ne ricaveremmo tutti in positivo. Anche l’interessato.

Arnaldo De Porti

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