Attacco all’informazione

di Marika Demaria

Controllo preventivo prima che il giornale sia pubblicato. E’ accaduto ieri, giovedì 30 settembre, nella redazione catanese di “Sud free press”, mentre era in lavorazione il primo numero del giornale che doveva essere distribuito gratuitamente oggi, venerdì 1 ottobre. “Quanto accaduto è un fatto gravissimo, spaventoso, che ci colpisce solo perché abbiamo deciso di dire la verità”. Così Antonio Condorelli, direttore del quindicinale, commenta il controllo effettuato dalla Polizia Postale. “Sono entrati in redazione – racconta il direttore – e hanno fotografato gli schermi dei nostri computer, sui quali stavamo lavorando per impaginare il giornale, ormai in chiusura. L’azione non è frutto di un’ordinanza del Gip – sottolinea Antonio Condorelli – ma di una denuncia del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. Il significato di un simile atto è che le istituzioni non ci sono vicine, impediscono che si faccia informazione in un certo modo, cioè quello corretto, raccontando le notizie vere e documentate”.

A scatenare le ire del Presidente quanto pubblicato, quindici giorni fa, sul numero zero di “Sud free press”: l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Catania da Alberto Lomeo, primario dell’ospedale Cannizzaro, che si sarebbe rifiutato di firmare un falso referto che diagnosticava un aneurisma all’aorta, datato 5 giorni dopo la richiesta di arresto del presidente Lombardo con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. In merito alla vicenda ospedaliera il nosocomio Cannizzaro ha aperto un’inchiesta interna e preparato una relazione presentata alla Procura di Catania.

“Dal giorno in cui abbiamo pubblicato quel documento – spiega Antonio Condorelli – per noi è iniziato un vero e proprio massacro, sfociato nel controllo preventivo, un atto lesivo della Costituzione e della nostra dignità di giornalisti. Io non sono una persona che scende a compromessi, che si fa ricattare; ho la schiena dritta ma questi aspetti infastidiscono le istituzioni, che non gradiscono, e lo ribadisco, il nostro modo di fare informazione”. La battaglia di “Sud free press non si ferma qui: “Martedì 5 ottobre – conclude il direttore Condorelli – saremo davanti alla Procura di Catania, a distribuire gratuitamente il nostro giornale con le verità che devono essere lette e conosciute dalla popolazione”.

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