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Bicenteneario Argentino, a Genova, è stata posata la prima piastrella di un grande murale in ceramica sul tema dell’emigrazione

Un gruppo di Argentini guidati dall'artista Munù Arctis Goletta, sta lavorando per la realizzazione di un grande Murale – con la tecnica di mosaico in ceramica – sul tema dell'emigrazione, significativamente a Genova che fu la più importante città portuale d'Italia dalla quale partivano i grandi bastimenti carichi di nostri emigranti, pieni di speranze di potersi costruire una vita diversa nel Nuovo mondo: di quegli emigranti che, assieme a cittadini di altre nazioni europee, hanno contribuito attivamente al farsi di alcune delle nazioni moderne del Sud America, tra le quali appunto l'Argentina.
Questo lavoro possiede indubbiamente un profondo significato simbolico: come se qualcuno fosse tornato indietro nel luogo di origini delle proprie radici, rappresentadone lo stato nascente su di una “soglia” che, da un lato, guarda verso l'ignoto (ma anche la speranza) del Nuovo mondo che verrà e che, dall'altro, lancia un ultimo sguardo nostalgico su ciò che si sta lasciando alle proprie spalle, forse per sempre.
Un'occasione cogente per riflettere sul dramma e la fatica dei tanti che, nel XXI secolo, continuano ad abbandonare le proprie patrie e arrivano da noi – un tempo emigranti – erranti in cerca di accoglienza e ospitalità.
Lunedì 6 settembre, alle ore 11.30, il sindaco di Genova Marta Vincenzi, insieme all'artista argentina Munù Actis Goretta, hanno posto la prima piastrella del murale che in occasione del Bicentenario Argentino verrà realizzato in Largo Taviani, accanto al Galata Museo del Mare, in omaggio all'emigrazione italiana che partì dal porto di Genova verso l'Argentina. La consegna dell'opera e la successiva inaugurazione sono previste per novembre.
Le dimensioni del muro da decorare sono di 28 metri per 4,50 metri nell'estremo sinistro e 3,50 metri nell'estremo destro.
L'opera è sponsorizzata dal calciatore della Sampdoria Fernando Tissone che ha voluto aderire come sponsor privato pnel progetto e realizzazione di questa grande opera , come modo per esprimere il suo sentito attaccamento all'Argentina (sua patria di nascita, dove ha vissuto fino all'età di 16 anni) e a Genova (provincia di origine dei nonni paterni).

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