On. Antonio Razzi (IdV). Risposte scritte a due interrogazioni da parte dei ministri dello Sviluppo Economico e del ministro del lavoro e delle politiche sociali

Roma, 30 settembre 2010. Al ministro dello Sviluppo Economico, l’on. Antonio Razzi, riferendosi direttamente all’incidente avvenuto in Louisiana nel golfo del Messico nell’aprile scorso a causa dell’esplosione di una piattaforma petrolifera a seguito della quale milioni di barili di petrolio si versarono in mare, ha espresso le sue preoccupazioni per un sondaggio esplorativo denominato “Ombrina Mare 2dir” davanti alla costa San Vito Chietino in Italia che potrebbe rappresentare una nuova Louisiana tutta italiana. Alle domande sui sistemi di sicurezza dell’operazione, dei piani di emergenza, sull’emanazione di sostanza tossiche classificate come cancerogene che potrebbero danneggiare seriamente, in caso di incidenti l’intero sistema marino dell’area adriatica, il ministro ha dato le più ampie assicurazioni. Infatti, secondo il ministro, i sistemi di sicurezza approntati consistono in: 1) piattaforma dotata di sistemi di segnalazione e di avviso; la suddetta è stata verificata dal Registro Navale (RINA) e sottoposta al controllo della sezione UNMIG di Roma, ufficio periferico della competente Direzione Generale del MSE; due valvole di sicurezza in funzione delle pressioni in gioco di cui una in fondo al pozzo resterebbe chiusa in caso di abbattimento della piattaforma; il piano di emergenza è stato presentato dalla Società Medoil Gas Italia ai sensi del D.Lgs n. 624/96.

Il ministro del lavoro e delle politiche sociali, in merito alle doglianze dell’on. Razzi dovuta alla risposta scritta all’interrogazione n. 4-04188 del 18 maggio 2010 in cui si è sostenuto che i patronati non possono essere considerati responsabili ex lege n. 231 del 2001 (legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche) in quanto il patronato è “un ente che svolge funzioni di rilievo costituzionale riferendosi la propria circolare n. 24/V/005743 del 2008 che a sua volta rimanda ad una sentenza della Corte Costituzionale n. 41 del 2000, risponde che l’attività di vigilanza posta in essere dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell’art. 15 della legge n. 152/2001, è finalizzata unicamente all’accertamento in conformità ai criteri dettati dal D.M. n. 193/2008 della regolarità dell’organizzazione e dell’attività espletata dagli istituti di patronato e di assistenza sociale ai fini dell’attribuzione del punteggio e della conseguente ripartizione del Fondo Patronati. Nello specifico si fa presente che la sede INCA CGIL di Zurigo è stata sottoposta, da parte del ministero, a verifica ispettiva nell’anno 2009 con riferimento all’organizzazione e all’attività svolta nel corso del 2008, nonché dell’anno 2008, con riferimento alla organizzazione e all’attività 2007. Per ultimo il ministro, riguardo al quesito inerente l’eventuale stipula di un’assicurazione, ha provveduto, pur non rientrando nella propria competenza, ad effettuare specifica richiesta in tal senso al patronato INCA.

On. Antonio Razzi
Via del Pozzetto, 105
00187 Roma
Tel. 06/67608166 Fax 06/67608750
Segreteria: Dott.ssa Francesca Testa
E-mail: razzi_a@camera.it
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