On. Antonio Razzi (IdV). I frontalieri italiani trattati come ratti e criminali che invadono la Svizzera

Roma, 29 settembre 2010. In qualità di Presidente della bilaterale parlamentare Itala- Svizzera, l’on. Antonio Razzi protesta la sua indignazione per la campagna denigratoria posta in essere in Svizzera ai danni dei lavoratori italiani: “Stiamo arrivando a quota 45.000 frontalieri, un quarto della forza lavoro in Ticino. Significa che tutti i ticinesi potrebbero lavorare, ma non possono farlo perché muratori, operai, camerieri, impiegati, infermieri, ricercatori, professori dalla vicina Italia, sottopagati e comunque ben contenti di portarsi a casa stipendi che al loro paesello nemmeno si sognano (adesso poi che l’euro è in caduta libera…) gli portano via il posto da sotto il naso. E non veniteci a dire che gli svizzeri non vogliono fare più certi mestieri: se non ci fossero migliaia di pendolari che giorno e notte arrivano da Como, Varese, Milano e Novara ad occupare fabbriche, negozi, banche (sono anche lì) e ristoranti, gli svizzeri sarebbero ben contenti di non andare a timbrare”.

E’ quanto si legge in internet a proposito della protesta di stampo razzista dei frontalieri svizzeri ai danni di lavoratori italiani.

«Questo è un pericoloso segnale di una deriva razzista che porta indietro nel tempo l’atteggiamento ostile di una parte della Svizzera nei riguardi di lavoratori italiani- ha commentato preoccupato Razzi- chiederò al più presto di incontrare l’ambasciatore affinché si renda interprete presso il governo elvetico della nostra protesta.»

On. Antonio Razzi
Via del Pozzetto, 105
00187 Roma
Tel. 06/67608166 Fax 06/67608750
Segreteria: Dott.ssa Francesca Testa
E-mail: razzi_a@camera.it
Sito:

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy