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FRA BOSSI E BERLUSCONI… AHIME’, SCELGO NESSUNO DEI DUE

A MIO AVVISO HANNO DATO ENTRAMBI DEI PUNTI A ROBERTO BENIGNI QUANTO A COMICITA’ ED A SHAKESPEARE PER LE TRAGEDIE , DILANIANDO IL CUORE DELLE PERSONE ONESTE

Ci sono voluti tre lustri (e forse ce ne vorranno ancora, ma non per dimenticare Berlusconi ma per disintossicarci dal berlusconismo) perché gli Italiani avessero a capire, taluni ancora soltanto in parte e fortunatamente altri in toto, le barzellette politiche che ci sono state raccontate dalla dicotomia politica B. & B. Ora, mi pare che siano in tanti a ribellarsi, in aggiunta a Gianfranco Fini, il quale, mi pare ingenuo affermarlo, è stato costretto, al pari dei predetti altri due B. and B., a fare di necessità virtù per stare a galla nella realtà politica attuale: : “un matrimonio di interesse” – hanno detto gli osservatori – , con la sola ed importante differenza che Fini, furbescamente, una volta raggiunta una certa credibilità politica dopo la…metamorfosi di Fiuggi, ha scaricato in quel di Mirabello quel fiele non metabolizzato che aveva ingoiato in circa due anni e mezzo di berlusconismo.

Prima di lui si era defilato Casini, il quale, un anno fa, azzeccando quasi in pieno la previsione, aveva dato circa un anno e mezzo di vita alla politica a Berlusconi. Prima ancora l’aveva fatto Bossi rientrando poi nei ranghi per interesse; singolare personaggio il Bossi attuale, che ora vivacchia fra un tira e molla tipico del colpo alla botte e l’altro al cerchio… in nome di un federalismo che, così com’è anche con i tanto proclamati patti attuativi, rimane e rimarrà una scatola vuota

Ora, il predetto duo B & B sta in piedi perché l’uno ha bisogno dell’altro, come i comici che si fanno da spalla per condurre gli “sketch” , altrimenti cadono entrambi immediatamente, perché, – c’è da aspettarselo – la spada di Damocle rappresentata dai finiani (non la spada di…Giussano di Bossi) a seguito delle tante pedate ricevute in bocca dal loro leader, Gianfranco Fini, non lesinerà una qualche reazione tirando un colpo ben assestato alla controparte interna alla Pdl, in nome della giustizia, presupposto dialettico che fa sempre effetto in momenti di vacche magre (di giustizia) come quelli che stiamo vivendo.

Ieri anche la Mercegaglia, Presidente di Confidustria, ha detto chiaro e tondo che questo governo ha fatto ben poco e che i suoi associati hanno già perso la pazienza, non essendoci più niente da raschiare sul fondo. Alla Mercegaglia, guarda caso, ha fatto oggi da contraltare dialettico Luca Cordero di Montezemolo (che qualche tempo fa era certo che si sarebbe arrivati a fine legislatura) , che si è scagliato contro la classe politica italiana, della quale, essendo screditata al massimo, gli Italiani ne hanno ormai piene le tasche…

Montezemolo non esita ad accusare il leader della Lega Nord che continua a lanciare ''proclami'' e ''provocazioni'', senza peraltro non aver fatto niente di concreto per il Paese.

Se vogliamo davvero essere seri e fare una considerazione, alla luce di quanto è avvenuto in questi ultimi tempo sotto il berlusconismo, c’è poco da stare allegri.

Infatti, in aggiunta alle parole recenti della Mercegaglia e di Luca Cordero di Montezemolo, non dobbiamo dimenticare che ci sono stati Ministri costretti alle dimissioni (e non già perché hanno messo le mani sulla marmellata !), esponenti che se ne stanno andando uno ad uno: prima Casini, poi o prima Follini (ex V.Presidente del Consiglio del II governo Berlusconi), ora Fini (che è fuori dal governo Berlusconi ma che sta dentro come terza gamba), Bossi che forse ripeterà le gesta di quando si trovava nel primo governo Berlusconi, dicendo che con “il mafioso Berlusconi non sarebbe andato più neanche a prendere un caffè…”

Ed allora chi ci rimane al governo ? Solo Berlusconi, con i suoi La Russa, Gasparri, Cicchito, Carfagna e Gelmini che sembrano più “infatuati” dalla carica loro concessa da Berlusconi che motivati da etica istituzionale ? Personaggi tutti che, quando li vedo e li sento, mi fanno male al cuore. Esattamente come succede alla maggior parte degli Italiani che capiscono davvero come stanno le cose !

Concludo questo pezzo scritto in fretta, più che altro per la continua e prepotente necessità interiore di svuotare i quotidiani dissapori ed amarezze che questo governo ormai da troppi anni mi sta propinando (parlare dei fatti noti, triti e ritriti trovo infatti superfluo) per aprire gli occhi agli Italiani.

Voglio dire loro che, quand’anche Berlusconi dovesse cadere, come peraltro me lo auguro, non potremmo certamente esimerci – e per tempo molto lungo – dall’intraprendere una terapia da cavallo per debellare il virus del berlusconismo. Specie in quest’era drammatica in cui anche gli antibiotici sono diventati impotenti verso virus-resistenti…

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