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TOTOPARLAMENTO

Continua la telenovela dei parlamentari che giornalmente cambiano casacca (o minacciano di farlo) in attesa del “D-Day” del 28 settembre con Berlusconi che parlerà a Montecitorio. Mentre il dibattito scivola nello scontro personale e reciproche accuse nel centro-destra per la casa di Fini a Montecarlo, dopo la scissione nel PDL è ora nell’UDC dove la spaccatura è drammatica, così come tra le diverse anime del PD. Di Pietro urla (o raglia?) per tutti e la confusione è al top. Ma è questa la politica che vogliono gli italiani o i loro rappresentanti (ovvero noi tutti) siamo assolutamente inadeguati a rappresentarli? Eppure c’è tanta gente di buona volontà che vorrebbe cambiare questo paese, che lavora in silenzio in parlamento come nelle città, nei paesi, nel volontariato (e anche la politica può esserlo nel modo più nobile). Ma la TV non ha tempo per queste cose: ogni sera è la fiera delle banalità, del Briguglio-pensiero o del fiatone di Gasparri, di Santoro che torna sulla scena a suon di milioni…Che tristezza nel vedere che non c’è mai un confronto chiaro sui problemi e proposte precise, con alternative ed alternanze che non finiscano sempre in rissa, altro che distanze con il “paese reale”! E se per una magia le persone oneste decidessero di accantonare le divisioni di partito e di tribù per prendersi per mano e volessero lavorare INSIEME? E’ utopia? Forse, ma viva un po’ di utopia davanti alla delusione di ogni giorno..

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