Vasto 2010 è andata bene. Lo si è visto dalla grande partecipazione, e ritengo che in questi tre giorni, diversamente dagli altri anni, sia emersa la voglia dell’Italia dei Valori di costruire veramente un’alternativa di governo. Abbiamo affrontato i temi che riguardano il paese, in primo luogo il lavoro, anzi, la disoccupazione. Abbiamo parlato di scuola, di informazione, di giustizia e di alleanze, per capire come costruire l’alternativa al governo Berlusconi, perché oramai credo che sia innegabile che questa maggioranza è morta e che Berlusconi andrà a casa. Per cui dobbiamo prepararci a questa sfida perché il paese piange.
Come è stato giustamente detto, la priorità è mandare a casa Berlusconi, e per mandarlo a casa basta semplicemente una volontà politica. Io ritengo che sia doveroso ridare ai cittadini la possibilità di scegliere chi li deve rappresentare e ritegno anche che si debba decidere prima qual è la coalizione. Vorrei ricordare a tutti quanti che non è il governo che fa la legge elettorale, ma il parlamento, per cui l’appello che il partito fa da questo palco è di fare in fretta, tutte insieme le persone per bene che ci stanno. Il comune denominatore deve essere la richiesta di legalità e di giustizia. Il presidente della camera ha la possibilità di calendarizzare la legge elettorale, basta la volontà politica. La possiamo fare senza bisogno di governicchi o di governi più o meno lunghi.
Con la crisi economica in atto, che è la più grande dal dopoguerra ad oggi, credo che un partito responsabile debba seriamente preoccuparsi per il futuro dei giovani. Ecco perché il tema centrale, addirittura il tema inaugurale di questa tre giorni è stato appunto il parlare delle future generazioni. Italia dei Valori nasce come partito proprio perché crede che la politica si possa migliorare solo con il ricambio generazionale. Oggi, grazie alla Rete, abbiamo uno strumento che permette di interloquire, interattivo. Ai giovani interessa sapere se potranno trovare una sistemazione adeguata in Italia o se devono pensare di andare in un altro paese. L’Italia dei Valori dà loro questa speranza perché pone come tema centrale il futuro dei giovani. Un esempio materiale è stato il referendum che abbiamo proposto: sul nucleare, ci siamo spesi per far capire a questo governo che non possiamo rubare anche l’ambiente, anche la salute a questi ragazzi. Non possiamo continuamente pensare che arricchendoci noi e mangiando tutto quello che è possibile mangiare, poi non ne abbiano a soffrire appunto i nostri figli
La quinta Festa Nazionale organizzata a Vasto è stata un’occasione importante per ritrovarci e confrontarci. Ed è stata inoltre un’occasione utile a testimoniare come l’Italia dei Valori non solo sia un partito vivo e dinamico, ma pronto ad impegnarsi per far cadere politicamente un esecutivo piduista e 'incriccato', costruendo contemporaneamente l’alternativa di governo in accordo con le altre forze del centrosinistra. Alternativa di governo significa sperare e lavorare per un’Italia diversa, pulita e onesta, guidata da una classe politica che sappia realizzare il bene del Paese, l’interesse collettivo. Da sempre abbiamo difeso la Costituzione e la democrazia, schierandoci in prima linea per sostenere la giustizia e i diritti, facendo della questione morale e della legalità il terreno principale del nostro operato politico. Da anni denunciamo come sia in atto, da parte del berlusconismo, un piano preciso di compimento del progetto concepito da Gelli e dalla P2, rispetto al quale abbiamo sollecitato un’azione forte di opposizione e contrasto. Oggi questa coscienza e questa urgenza, per troppo tempo solo nostra, sembrano trovare spazio anche nelle file di altri soggetti politici e partitici. Potremmo dire: lo avevamo detto, arrivate un po’ in ritardo. Potremmo rivendicare il ruolo di Cassandra inascoltata. Invece, ci limiteremo a chiedere a tutti il rispetto della coerenza in difesa della Costituzione e della democrazia. Il pericolo, infatti, è che i nuovi folgorati sulla via di Damasco della questione morale e della legalità (Fini in testa) finiscano per contraddirsi, come lasciano pensare le aperture recenti sullo scudo di immunità giudiziaria per il premier. Il timore è che avvenga uno scambio indegno e rischioso per l’intero Paese: il lodo che sterilizza i processi di Berlusconi (magari anche la contro-riforma della giustizia) in cambio di prebende, sottoincarichi di governo, leggi elettorali convenienti, posticipazione delle elezioni e quant’altro. Si deve dunque vigilare e richiamare alla coerenza tutti gli altri interlocutori politici, consapevoli che fin da oggi il centrosinistra deve impegnarsi per arare il campo dell’alternativa di governo, i cui semi indispensabili sono un programma e una leadership condivisi che non eludano le primarie, reali e virtuali, per poter esser veramente espressione dell’elettorato, della società e dei movimenti. Sono tutte sfide che attendono l’Italia dei Valori e a cui l’Italia dei Valori, sono certo, non farà mancare il suo contributo. Sono tutte sfide che si possono vincere.