di Italo Bocchino
Le parole di Angelino Alfano a Cortina cambiano oggettivamente lo scenario politico italiano. Ammettere l’esistenza di una “terza gamba” guidata da Gianfranco Fini costituisce un passo avanti per il centrodestra e per la Legislatura.
Quando prima ascoltavamo le parole di tanti autorevoli esponenti del Pdl riguardo la necessità di andare avanti, di portare a termine la Legislatura, avvertivamo scarsa convinzione e puro tatticismo. Dopo l’intervento del Guardasigilli, invece, la volontà di arrivare al 2013 ci appare sincera e inserita in una più ampia strategia, che rafforzerà il Governo e la maggioranza.
L’esigenza della terza gamba, derivante dalla nascita di Futuro e Libertà, è stata compresa da Alfano e inizia a diventare patrimonio comune di tutto il Pdl e anche della Lega Nord. Parte così un nuovo percorso, che per il momento sarà soprattutto parlamentare, ma che dovrà solidificarsi anche in ambito politico. Si è preso atto che la ricomposizione all’interno del Pdl non è più possibile, che non sono possibili passi indietro, che bisogna guardare avanti e che quindi una rottura traumatica non ha senso, né politicamente, visto che c’è in Parlamento una maggioranza che intende sostenere il Governo, sia elettoralmente, dato che tutti i sondaggi individuano una difficoltà di Pdl e Lega di ottenere – da sole – una maggioranza stabile, soprattutto al Senato.
Sarà così inevitabile superare la fase muscolare e lasciare spazio alla diplomazia, alla politica con la “P” maiuscola, con l’intento comune di arrivare al 2013 con un Governo che sappia realizzare le riforme richieste dagli italiani.
E per giungere al termine naturale della Legislatura sarà inevitabile fare perno sui tre gruppi parlamentari e le quattro formazioni politiche di maggioranza. Per concretizzare questo obiettivo condiviso da tutti sarà necessario passare attraverso i vertici di maggioranza, sia a livello parlamentare che a livello politico, dove anche il Presidente Fini avrà chi lo rappresenterà.