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Palio della Mezzaluna 2010 tra cultura e folklore

Lo scorso 19 settembre 2010 si è concluso a Massafra (Taranto la terza edizione del Palio della Mezzaluna, organizzato dall’Associazione “MassafraNostra” con il patrocinio del Comune di Massafra, della Provincia di Taranto, della Regione Puglia e con il forte contributo delle parrocchie cittadine.
A disputarsi l’ambito vessillo sono stati i sei Rioni della città (San Marco, Pappacoda, Santa Caterina, Imperiali, Gesù Bambino, Santi Medici) i cui atleti ai sono sfidati nella staffetta, che si è corsa lungo un tracciato cittadino, ad anello, che ha visto interessati: Piazza Garibaldi, Via Caduti della Nave Roma, Ponte Garibaldi, Corso Italia. L’inversione per il ritorno si è effettuata in prossimità di Piazza Vittorio Emanuele.
Ad aggiudicarsi il Palio della Mezzaluna 2010 è stato il Rione Imperiali (nella foto).
L’aquila reale, quindi, ha nuovamente spiccato il volo. L’ambito vessillo rimane dunque in possesso degli Imperiali, già vincitori dello scorso anno, pronti a riceverlo ufficialmente il prossimo 3 ottobre, nella chiesa del “Sacro Cuore di Gesù”.
Grande entusiasmo sui volti del parroco don Fernando Balestra, del priore Cosimo Marangi, degli atleti, dei figuranti e dei sostenitori del rione, ma anche dei tantissimi cittadini scesi in strada per assistere alla manifestazione storico-rievocativa.
Leonardo Fedele, Paolo Girardi, Giuseppe Chiefa e Angelo Resta sono gli atleti protagonisti dell’emozionante staffetta che li ha visti tagliare per primi il traguardo.
Al termine della Corsa, quando l’ultimo atleta Angelo Resta, con la torcia, ha acceso la coreografia di fuochi d’artificio, è esplosa la festa dell’intera città.
Migliaia le presenze nel Centro storico, gremito di spettatori che hanno affollato il Borgo antico per assistere alla sfilata del Corteo e alla Corsa del Palio.
«Questa piazza – ha esordito il Vescovo della Diocesi di Castellaneta, monsignor Pietro Maria Fragnelli, dopo il giuramento di lealtà dei capitani dei rioni – ci sta dando tante emozioni stasera. Anche la trepidazione che abbiamo condiviso ci ha fatto sentire un solo popolo. I rioni sono segno di una Massafra articolata, che ha tante risorse e tante difficoltà che insieme vuole conoscere e risolvere. La preghiera che è stata fatta a San Michele ripercorre il desiderio di custodia della nostra ricchezza tradizionale e, nello stesso tempo, il desiderio di andare avanti. Quello che vorrei dire a voi in questa rinnovata edizione del Palio è che il Palio sia sempre di più il darsi la mano nel cammino della città».
Poi l’intervento del sindaco Martino Tamburrano, che si è soffermato sugli aspetti sociali e culturali della manifestazione settembrina. «Abbiamo riconciliato la cultura con le istituzioni – ha detto -. Abbiamo riscoperto le nostre radici, abbiamo riunito sotto un unico tetto un popolo che rischiava di non riconoscersi più…Il Palio è andato oltre ogni rosea aspettativa. Giovani e associazioni così lungamente distanti e dislocati nei quartieri di una città che va sempre più espandendosi si sono ritrovati non solo nelle sane e agonistiche competizioni ma si sono incontrati, conosciuti e frequentati fuori da facebook e dalle reti telematiche…Credo che questi momenti di unità sociale siano frutto di un lavoro amministrativo che ha toccato tutte le componenti di questa società».
Sulla tribuna d’onore, hanno reso omaggio alla città e al Consiglio comunale, autorità civili, militari e religiose, il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Massafra, Fabio Bianco, il comandante della Polizia Municipale, Giovanna Ferretti, il capitano della Compagnia della Guardia di Finanza di Martina Franca, Carmelo Salomone, monsignor Cosimo Damiano Fonseca e il clero cittadino.
Ricordiamo che il Corteo storico è stato aperto con uno spettacolo di un nutrito gruppo di sbandieratori e musici della Giostra del Saracino di Arezzo (gruppo folclorico conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo) e da circa 200 personaggi tra figuranti e cavalieri dei rioni massafresi e musicisti della banda di Massafra. In coda, Donna Isabella Monsorio, signora di Massafra, e Jacopo Micheli, vescovo di Mottola, al tempo della battaglia contro i Turchi del 1594, e il Carroccio, trainato da due buoi, con il Palio del Comune. Il drappo del Palio 2010 è opera del noto artista massafrese Nicola Andreace, autore anche del ricercato manifesto della manifestazione, presentaore ufficiale, davvero bravo come sempre, è stato il giornalista-editore Antonio Dellisanti.
Da ricordare ancora che i Rioni Imperiali e Pappacoda si erano aggiudicati anche la vittoria della Giostra della Mezzaluna 2010 con in apertura, il saluto istituzionale del sindaco Martino Tamburrano. Poi, il via alla gara, con l’ausilio dei giudici di campo Francesco Portararo e Sebastiano Piangivino. Protagonisti dell’entusiasmante competizione, che ha riscosso un grosso successo di pubblico, richiamando nello “Stadio Italia” di Massafra migliaia di spettatori (i cavalieri in gara erano dodici, due per ogni Rione) sono stati: Cosimo Giovinazzi, in sella al cruzado “Rio” e Giuseppe Oliva, con il criollo “Tambores”, per gli Imperiali; Daniele Tamburrano, in sella al maremmano “Fuego”, e Francesco Ricci, con il suo cavallo di razza appalosa, per i Pappacoda. Ogni cavaliere, sul proprio cavallo, ha percorso circa 500 metri, cercando di infilzare gli anelli appesi sulle tre torri disseminate sul percorso e di totalizzare il maggior punteggio nel minor tempo possibile. Dimostrando, inoltre, di possedere abilità, equilibrio ed agilità, prima con la lancia, poi con la spada.
Strabiliante anche lo spettacolo offerto dai “Movieriders2”, i “cavalieri del cinema” (Andrea Giovannini, Aldo Petricca, Gianluca Coppetta e Francesco Nidoli) e Andrea Celani, del Centro Arte Equestre di Nettuno, applauditi ininterrottamente dal pubblico. Giovannini e Celani si sono alternati, cimentandosi nelle performance “La Doma Vaquera”, nella quale il cavallo viene guidato solamente con l’ausilio delle gambe e di una sola mano perché nell’altra mano viene impugnata un’asta di legno, “L’Alta Scuola”, la danza del cavallo a ritmo di musica, in “Volteggi”, spericolate acrobazie, e “Thunder X”, una straordinaria sinergia di arte tra il cavallo e il fuoco che ha lasciato gli astanti senza fiato. Incredibili anche le esibizioni con i pony e la capretta: “Posta Ungherese”, “Pony comico” e “La Favola”.

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