FOCUS IDV DEL 15 SETTEMBRE

SCUOLA: DI PIETRO, SU PRECARI GELMINI MENTE = (AGI) – Roma, 15 set. – “Lei mente quando dice che tutti i precari hanno avuto un posto di lavoro: non tutti l'hanno avuto, senno' sarebbero felici e contenti. E invece un precario di 27 anni si e' buttato dal settimo piano della facolta' di Palermo. E' morto perche' non aveva un futuro”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, nel corso della replica all'intervento del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, nel question time alla Camera. “Non ha senso dire – ha aggiunto – che siccome si muore di fame da 20 anni, bisogna continuare a morire di fame anche se adesso c'e' lei al governo. A chi si devono rivolgere questi precari se non al governo in carica?. E lei mente quando dice che ha ricevuto i precari – ha proseguito Di Pietro – stanno ancora li' fuori. Ci vada a parlare. Lei mente sapendo di mentire”. “Noi – ha concluso – chiediamo che si metta mano a questa problematica innanzitutto comprando meno cacciambombardieri e mettendo piu' soldi per le necessita' urgenti a cominciare dalla scuola. Lei, ministro, non doveva farsi rubare – altrimenti e' complice – gli 8 miliardi che sono stati tolti alla scuola. E con quei soldi in meno come si fa a garantire la sicurezza degli istituti scolastici? Quando tra l'altro non ci dovrebbero essere in un'aula oltre 26 alunni per motivi di sicurezza e invece viene superata ogni volta. Bisogna smetterla di difendere la casta e occuparsi della fascia piu' debole del paese, oggi parliamo dei precari della scuola, ma domani parleremo del precariato in generale perche' voi vi occupate solo dei fatti vostri”. (AGI) Sim 151625 SET 10

SCUOLA: DI PIETRO, GELMINI MENTE, VADA A PARLARE CON PRECARI (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''Lei mente sapendo di mentire, signor ministro, quando afferma che ha incontrato i precari. Sono ancora tutti qui fuori, almeno quelli che non sono in ospedale a causa dello sciopero della fame iniziato proprio perche' lei non li ha ricevuti. Vada a parlare con loro. Un ministro dovrebbe occuparsi di tutti i precari non solo di quelli di suo gradimento. Non puo', infatti, considerare precari di serie B coloro che non fanno la ola al Popolo delle liberta'. Il ministro dell'Istruzione ha il dovere di incontrarli tutti e di spiegare loro la reale situazione del comparto e di porvi rimedio''. Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, intervenendo in Aula alla Camera, nel corso del question time, replicando al ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che rispondeva ad un'interpellanza sui precari della scuola presentata da IdV. ''Lei mente, inoltre, quando afferma che tutti hanno ricevuto il posto di lavoro – ha aggiunto Di Pietro – lei ha affermato, infatti, che occorreranno sette anni per assorbire i precari. Il governo acquisti meno cacciabombardieri e metta mano al portafoglio per risolvere i gravi problemi dell'istruzione scolastica. Quegli otto miliardi di euro tolti alla scuola, inoltre, non garantiscono la sicurezza dei nostri figli e la qualita' dell'istruzione in quanto la vostra stessa legge impone un tetto massimo di 26 alunni per classe. E, invece, le classi sono sovraffollate per il taglio degli insegnanti. La smetta ministro di difendere la casta e si occupi delle fasce piu' deboli del Paese e dei piu' di centomila insegnanti che ha costretto a rimanere a casa''. (ANSA).

IDV. DI PIETRO: CHI VUOLE NOSTRO APPOGGIO SOSTENGA I REFERENDUM (DIRE) Roma, 15 set. – “Chi vuole il nostro appoggio, deve sostenere i referendum che abbiamo promosso”. Antonio Di Pietro non entra nella disputa che interessa il Pd ma non fa mistero che Idv potra' schierarsi a favore dell'uno o dell'altro candidato alle primarie, nel caso in cui si tenessero. Alleato di Walter Veltroni alle politiche del 2008, il leader Idv si confronta ora con Pier Luigi Bersani alla guida dei Democratici. Chi preferisce? “Non abbiamo riserve personali nei confronti di questi esponenti del Pd e neppure verso possibili altri candidati alle primarie. Prima di decidere che atteggiamento terremo- spiega- vogliamo vedere le carte in tavola. In particolare a proposito dei programmi. Faccio un esempio: noi abbiamo raccolto le firme su tre referendum popolari (acqua pubblica, energia e legittimo impedimento, ndr). Prima di dire chi appoggeremo, vogliamo sapere come si pone rispetto a questi tre temi”. Di Pietro sara' da venerdi' a Vasto, per la conferenza programmatica di Idv. Il tema delle possibili alleanze sara' affrontato in quella sede. Ora aggiunge soltanto: “Di fronte a noi abbiamo tre possibili scelte: partecipare alle primarie, appoggiare una delle candidature in corsa, aspettare che si svolgano per poi verificare la possibilita' di alleanze con chi vince. Decideremo solo dopo aver visto le carte in tavola”. (Rai/ Dire) 13:56 15-09-10

GOVERNO: DI PIETRO, SU CORRUZIONE ALLA PROVA FLI E UDC (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''Abbiamo aderito ad una proposta de Il Fatto Quotidiano per presentare in Parlamento un disegno di legge anti-corruzione. La prossima settimana, insieme alle altre forze politiche che hanno deciso di appoggiarla, depositeremo questa proposta per chiedere al presidente della Camera di metterla all'ordine del giorno alla riunione dei capigruppo e di calendarizzarla''. Lo ha detto il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro, intervenendo questa mattina alla trasmissione Omnibus in onda su La7. ''In questo modo si scoprira' se Udc e Fli hanno accordato una fiducia posticcia a Berlusconi, rivendicando quello che e' stato detto da Fini a Mirabello, oppure rinnegheranno tutto, non portando avanti questo provvedimento. L'IdV vuole far uscire allo scoperto sia il terzismo dell'Udc, che si astiene sempre e pensa in questo modo di rimanere vergine, sia l'opportunismo di Fli, che ha sollevato una questione morale nel centrodestra mentre – conclude – si appresta a votare la fiducia, diventando cosi' complice di Berlusconi''. (ANSA).

ITALIA-LIBIA: DI PIETRO “EMBARGO A LIBIA, MEDITERRANEO NON DI GHEDDAFI” ROMA (ITALPRESS) – “Occorre l'embargo economico e commerciale nei confronti della Libia fino a quando il governo libico non si impegnera' a rispettare i trattati internazionali. E' importante ricordare che il Mediterraneo non appartiene a Gheddafi anche se il dittatore in questo momento se ne sta indebitamente appropriando”. E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “L'Italia e la comunita' internazionale devono farsi rispettare – continua Di Pietro – per quanto riguarda i rapporti fra l'Italia e la Libia denunciamo il trattato di amicizia. Infatti Gheddafi non e' un nostro amico perche' spara con le nostre armi contro nostri connazionali. Denunciamo, inoltre, anche l'irresponsabilita' del governo italiano e in particolare del ministro Maroni, secondo il quale va giustificata l'aggressione armata del governo libico perche' si pensava che su quella barca fossero presenti dei clandestini. Ma i clandestini non sono certo degli uccelli migratori ma degli esseri umani. Il comportamento di questo governo oltre ad essere fascista e' classista perche' mette sullo stesso piano i disperati e i delinquenti”. (ITALPRESS).

GOVERNO: DI PIETRO, NUOVO GRUPPO COME GIUDA TRADISCE PER TRENTA DENARI = Roma, 15 set. (Adnkronos) – “Questi signori che sono stati eletti in una coalizione e se ne vanno da un'altra parte compongono il gruppo dei Giuda, quelli che tradiscono per trenta denari e che faranno la fine politica dei Giuda”. Lo dice Antonio Di Pietro, leader Idv, rispondendo alle domande dei giornalisti a Montecitorio in merito al nuovo gruppo parlamentare di 'responsabilita' nazionale'. “Questo governo -aggiunge Di Pietro- se non ha i voti deve andare a casa e i cittadini devono avere la possibilita' di eleggere un nuovo Parlamento che deve avere come priorita' la questione morale e la non candidabilita' dei condannati”.

CAMERA:GIUNTA; IDV, MAGGIORANZA VUOL SALVARE LUNARDI E AMICI VUOLE DECIDERE AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE PER BALDUCCI E SEPE (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''La questione della corruzione di Lunardi negli affari con Propaganda Fide non ha avuto neanche il tempo di arrivare alla Camera, che si sono subito attivati i cervelli berlusconiani per quello che e' il loro chiodo fisso: cercare tutti i modi per sottrarre ai processi il malaffare collegato con il potere, sostituendo la giustizia politica con quella ordinaria''. Cosi', in una nota congiunta, Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori e Federico Palomba, vice presidente della Commissione Giustizia della Camera. ''Sostenere che gli amici imputati di Lunardi, cioe' Balducci e il cardinale Sepe, debbano essere sottoposti all'autorizzazione a procedere, e quindi sottratti alla giustizia ordinaria, come qualunque cittadino, segnala il chiaro tentativo da parte della maggioranza di salvarli tutti insieme. E' una palese violazione delle norme processuali, una presa in giro per gli italiani ed e' la dimostrazione che i soliti noti non cambiano mai. E noi dell'Italia dei Valori neanche. Infatti, continueremo ad opporci, ancora una volta, con estrema fermezza a simili disegni. Staremo anche attenti – conclude – alla posizione che manterranno gli altri gruppi parlamentari, cioe' se consentiranno o meno un'interpretazione salva-imputati''. (ANSA). _151825 set 10 _

DDL LAVORO. BELISARIO (IDV): IN SENATO FAREMO LE BARRICATE DIRITTI NON SI TOCCANO, IL 21 IN PIAZZA A FIANCO DELLA CGIL (DIRE) Roma, 15 set. – “I diritti dei lavoratori non si toccano, per questo l'Italia dei Valori e' pronta a fare le barricate contro il cosiddetto 'collegato lavoro'. Continueremo a opporci in aula e nelle piazze per impedire a governo e maggioranza di cancellare in un sol colpo 40 anni di conquiste ottenute attraverso dure lotte sindacali e saremo accanto alla Cgil nel presidio promosso per martedi' 21 davanti a Palazzo Madama”. Lo afferma il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, sottolineando che “il testo che sara' in Aula al Senato la prossima settimana rappresenta un insulto ai lavoratori, un attentato ai loro diritti”. “Con la sua consueta arroganza- prosegue Belisario- la maggioranza vuole riproporre l'obbrobrio giuridico e sociale bocciato a marzo dal presidente Napolitano. Un governo serio si preoccuperebbe di estendere i diritti dello Statuto a chi ne e' privo, il governo Berlusconi punta invece a smantellare lo Statuto con un ddl incostituzionale. Si vuole far tornare l'Italia indietro di 40 anni l'Idv non puo' permetterlo”.

SCUOLA: BELISARIO (IDV), GOVERNO ASCOLTI APPELLO NAPOLITANO (ANSA) – ROMA, 15 SET – “Speriamo che questa volta l'appello di Napolitano non cada nel vuoto. Il presidente è stato chiaro: per la scuola e la cultura occorrono maggiori risorse, umane e finanziarie. Se vogliamo che i nostri giovani possano usufruire di un'istruzione di qualità e competere ad armi pari con i loro coetanei degli altri Paesi occidentali, bisogna che il Governo cambi radicalmente atteggiamento”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, ricordando che l'IdV sta da tempo sostenendo la legittima protesta delle famiglie italiane, degli insegnanti (soprattutto dei precari) e degli operatori del mondo della scuola, penalizzati da un'assurda riforma. “La Gelmini spaccia per miglioramenti i tagli indiscriminati, il congelamento degli aumenti di stipendio e la sospensione degli scatti di anzianità – sostiene Belisario – regalando, in cambio, un corposo aumento delle tasse scolastiche. Dinanzi al generale malcontento, la linea adottata dal Governo é sempre la stessa: la politica dello struzzo, rispondendo con il silenzio alle proteste di tante migliaia di precari che anche durante l'estate hanno manifestato in tutta Italia”. Per questo, conclude Belisario, “il ministro Gelmini ha il dovere di venire immediatamente in Parlamento e dire una volta per tutte se il Governo intende o meno affrontare questa drammatica situazione con serietà, guardando alle spese per l'istruzione e al mondo della scuola come ad un investimento che non può essere sacrificato sull'altare di meschini calcoli ragionieristici”. (ANSA).

MOTOPESCA MITRAGLIATO: CAMERA; DONADI, MARONI CI INFORMI (ANSA) – ROMA, 15 SET – La presenza del governo al question time ''non soddisfa la richiesta da me avanzata ieri perche' il ministro Maroni venga a riferire sulla vicenda del peschereccio mitragliato'': lo ha detto nell'Aula della Camera Massimo Donadi dell'Idv. ''La mia richiesta di informativa – specifica – non era riferita solo ai fatti ma soprattutto alle affermazioni del ministro, secondo cui si puo' sparare ad altezza d'uomo se lo si fa sui clandestini''. (ANSA).

RAI: DONADI, MASI E' LA CARICATURA DI ACHILLE STARACE (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''Il direttore generale Masi e' la caricatura di Achille Starace. Le sue direttive somigliano tanto a quelle, ridicole, tanto in voga durante il ventennio''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi commentando la direttiva pubblicata da Art.21. ''Il bavaglio che Masi vuole imporre ai programmi di approfondimento politico – aggiunge Donadi – e' intollerabile, l'ennesimo tentativo di annullare qualsiasi spazio di confronto e di dibattito all'interno dell'azienda. La direttiva di Masi e' tanto ridicola, quanto pericolosa ed inapplicabile. Dopo questa ennesima perla, Masi dovrebbe riflettere seriamente sull'opportunita' di rimanere al suo posto''. (ANSA).

A3: IDV, PEDAGGIO SU SALERNO-REGGIO CALABRIA E' OFFESA = (ASCA) – Catanzaro, 15 set – ''Il pedaggio sulla Salerno Reggio Calabria e' un'offesa ed un insulto ai cittadini. Mettere a pagamento una mulattiera, ancora in costruzione dopo trent'anni, diventata ormai un affare colossale per le mafie, e' il danno oltre che la beffa. Piuttosto, dovrebbero essere lo Stato a risarcire i cittadini che percorrono la Salerno-Reggio Calabria per gli evidenti rischi che corrono''. Lo afferma Ignazio Messina, Responsabile Nazionale IdV enti locali e commissario regionale IdV Calabria. ''E se – continua Messina – come dice Ciucci, ''il raccordo anulare e' completamente a tre corsie, un'autostrada moderna, mancano solo poco per riaprirla al traffico, per la A3 ci vuole un miracolo perche' questa grande incompiuta non va' mai avanti. Chi paga per i danni e i disagi tutti coloro che la percorrono?''.

RAI: ORLANDO, DA MASI GRAVE ATTACCO A LIBERTA' INFORMAZIONE (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''E' un colpo di spugna alla libera informazione che ora e' a rischio''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, in merito alla lettera inviata ai direttori di rete e di testata, Mauro Masi. ''E' gravissima la decisione del direttore generale della Rai, Mauro Masi, che minaccia di chiudere le trasmissioni sgradite al Presidente del Consiglio – si legge in una nota – Masi sappia che siamo ancora in una Repubblica democratica dove esiste il diritto all'informazione. L'articolo 21 ancora non e' stato abolito. Chiediamo l'intervento di tutta l'opposizione, del presidente della Rai, e della Vigilanza affinche' evitino questo gravissimo attacco ai danni dell'informazione e della stessa azienda pubblica, sovvenzionata dal canone di tutti i cittadini''. (ANSA). COM-CAS 15-SET-10 14:36 NNNN

MAFIA: ORLANDO (IDV), DON PUGLISI MARTIRE DELLA LEGALITA' = RAPPRESENTA PARTE MIGLIORE DEL NOSTRO PAESE, CHE LOTTA OGNI GIORNO Roma, 15 set. – (Adnkronos) – ''Sono venuto qua ad aiutare la gente perbene a camminare a testa alta: e' la frase che meglio riassume l'impegno civile e spirituale di don Pino Puglisi, sacerdote assassinato dalla mafia 17 anni fa. Noi dell'Italia dei valori ci riconosciamo pienamente in questo martire che ha dato la propria vita per gli altri in difesa della legalita' e della dignita' di tutte le persone oneste''. E' quanto afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ''Il sacerdote di Brancaccio -rimarca l'esponente dipietrista- rappresenta la parte migliore del nostro paese quella che lotta ogni giorno e con coraggio contro tutte le mafie anche a rischio della propria stessa vita. Don Pino e' andato incontro alla morte con il sorriso, non e' arretrato di un millimetro neanche in quel momento. Anzi, al killer ha detto: Me lo aspettavo''.

RAI: PARDI (IDV), DELIBERA DI MASI E' ATTO FEUDATARIO = (AGI) – Roma, 15 set. – La delibera di Masi e' un atto apertamente dispotico, in perfetta linea con il sistema feudatario che si sta instaurando nel mondo dell'informazione. E' l'ennesimo bavaglio alla liberta' di espressione imposto da un governo ormai privo di consensi cui non resta che tentare il colpo di mano. Lo ha detto, in una nota, il senatore Pancho Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza. “L'editto di Masi – aggiunge – e la cosa e' in grande evidenza anche sul sito dell'associazione Articolo 21, prescrive che durante i talk show non ci siano applausi, altrimenti la trasmissione sara' chiusa. E si arriva al parossismo illiberale quando si preoccupa di raccomandare a direttori di rete e conduttori che il pubblico non diventi in alcun modo parte attiva del confronto tra gli ospiti delle trasmissioni. Cosi' la Rai subisce una inversione della sua missione, da informare i cittadini ad impedire il formarsi delle loro opinioni. Il sospetto e' che la delibera abbia esattamente lo scopo di chiudere le trasmissioni scomode. La riduzione al silenzio del dibattito politico e' la morte della democrazia, in nome dell'asservimento dei telespettatori alle logiche del feudatario di turno”. Conclude il senatore: “Ora staremo a vedere se qualcuno avra' il coraggio di applaudire a questa delibera”. Red/Pat

SCUOLA: IDV, BENE NAPOLITANO, MA GOVERNO PREPARA ALTRI TAGLI (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''Dice bene il presidente Napolitano, sostenendo che servono maggiori risorse della scuola. E' paradossale, invece, che proprio in questo momento, in un disegno di legge in esame alla commissione Bilancio del Senato, viene fuori che ci saranno ulteriori tagli proprio nel settore scuola e universita', oltre che nell'ordine pubblico, negli interventi di natura ambientale e nella giustizia''. Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Non bastavano – aggiunge Borghesi – tutti i tagli che gia' sono stati fatti in un settore che rischia di finire letteralmente seppellito da un sistema sbagliato, ora il governo ha ben pensato di tagliare ulteriormente nella scuola, oltre che in altri ambiti, per recuperare la cifra persa con il blocco degli aumenti dei pedaggi autostradali''. (ANSA).

SCUOLA: GIAMBRONE “MINISTRO DISTRUZIONE VENGA A RIFERIRE IN AULA” ROMA (ITALPRESS) – “Il titolo piu' consono per la Gelmini e' quello di Ministro della distruzione”. Lo afferma il senatore dell'Italia dei Valori Fabio Giambrone, capogruppo della Commissione sull'istruzione pubblica. “La politica del governo rispetto all'istruzione e' mirata a demolire scientificamente le istituzioni scolastiche, cui vengono sottratte le risorse e gli strumenti per sviluppare la propria funzione”. Giambrone ha chiesto durante la conferenza dei Capigruppo che il ministro riferisca in aula “per rispondere della sconcertante situazione in cui versano migliaia di precari, ai quali e' necessario garantire il diritto al lavoro”. Il senatore sottolinea come “le parole del Capo dello Stato devono essere un monito per l'azione di governo. Napolitano ha affermato che la situazione dei precari deve essere una priorita' per tutto il Paese”. Giambrone parla anche dell'ultimatum del senato accademico ai ricercatori di Bologna: “E' una minaccia indegna. La Gelmini deve venire a riferire anche su questo e chiedero' che venga almeno in commissione”. Insomma, per Giambrone “e' tutto il sistema scuola che sta implodendo, basti vedere quello che e' accaduto ad Adro e, soprattutto, qual e' stata la risposta della Gelmini. A questo punto, prima verranno spazzate via le macerie di questa maggioranza incapace di occuparsi dei problemi del Paese, meglio sara' per tutti”.

GIUSTIZIA: IDV, MAGGIORANZA RITIRI PROCESSO BREVE (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''Campane a morto sono risuonate oggi in commissione giustizia. Corte dei Conti, Anf e dirigenti di via Arenula hanno recitato all'unisono il de profundis del processo breve. Il governo e la maggioranza ne prendano atto e ritirino una volta per tutte questo provvedimento scellerato'' cosi' Federico Palomba, capogruppo in Commissione Giustizia alla Camera, commenta le audizioni avvenute oggi in Commissione giustizia. ''Il processo breve stronca inesorabilmente i diritti delle persone offese, ammazza i processi invece di farli arrivare a definizione: insomma, in una parole sola, e' la decapitazione del sistema della giustizia. Abbiano il coraggio, dunque, come Italia dei Valori richiede da tempo, di ritirare questo obbrobrio giuridico di cui dovrebbero vergognarsi e lo gettino al macero una volta per tutte'' conclude Palomba. (ANSA).

CONTI PUBBLICI: IDV, GRAVE NON ANCORA PRESENTATO DPEF (ANSA) – ROMA, 15 SET – ''Mentre il debito pubblico aumenta, stiamo discutendo e approvando l'assestamento di bilancio, il ministro dell'Economia non adempie ai suoi compiti: quelli di presentare la situazione dei conti pubblici dello Stato. Questo e' un fatto molto grave''. Lo dice il senatore Elio Lannutti componente della commissione Finanze di Palazzo Madama spiegando che il suo partito ha posto in commissione la questione della presentazione del Dpef (il Sdfp) che, secondo la recente riforma, andrebbe presentato il Parlamento entro il 15 settembre. ''Non c'e' da restare tranquilli – sottolinea Lannutti – rispetto alla caduta delle entrate, soprattutto in virtu' degli accordi di Basilea 3 che faranno aumentare il costo del denaro con nuovi 'pizzi' ai danni dei consumatori''.(ANSA).

SANITA': SANGUE INFETTO, IDV “IL GOVERNO CALPESTA DIRITTI VITTIME” ROMA (ITALPRESS) – “Un'altra assurda beffa del Governo Berlusconi a migliaia di cittadini gia' duramente colpiti dalle inefficienze dello Stato: come definire altrimenti quanto stabilito con la recente manovra finanziaria a danno di chi rimase coinvolto nello scandalo del sangue e del plasma infetto?”. Lo rilevano Patrizia Bugnano e Stefano Pedica, senatori del Gruppo Italia dei Valori, che questa mattina hanno partecipato al presidio davanti a Montecitorio, organizzato da un comitato spontaneo di emodanneggiati e loro familiari. “A distanza di vent'anni da quel tragico evento – aggiungono i senatori – mentre fra 2003 e 2007 oltre un milione di euro sono stati risarciti dallo Stato ad emofiliaci e alle loro famiglie e in presenza di oltre 7000 richieste di danni che non hanno ancora trovato risposta, ci troviamo di fronte ad un Governo che, con la recente manovra finanziaria, ha di fatto leso i diritti di queste persone, negando la rivalutazione degli indennizzi con decorrenza retroattiva. In buona sostanza congelando gli importi al 1992”. “Un gravissimo danno per tutte le vittime che colpisce chi oggi dovesse richiedere i danni, ma anche chi ha procedimenti giudiziari pendenti – concludono Stefano Pedica e Patrizia Bugnano, preannunciando per domani il proseguimento della protesta davanti a Palazzo Chigi – oltretutto attuato con un provvedimento che, di fatto, viola l'art. 32 della Costituzione e la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo”. (ITALPRESS). (ITALPRESS).

Corruzione/ De Magistris: Paese chiede nuovo corso morale _”Governo ipocrita, ddl riposa in cassetti del Senato” Roma, 15 set. (Apcom) – “La proposta di legge anti-corruzione lanciata da 'Il fatto' risponde al bisogno di un nuovo corso morale che il paese richiede alla politica e alle istituzioni”. Lo scrive sul blog del quotidiano on line Luigi de Magistris, eurodeputato IdV e presidente della Commissione controllo sul bilancio, ricordando: “L`ipocrita iniziativa del governo -partorita il 1 marzo dal Cdm come operazione di marketing elettorale, o al massimo come un contentino morale per gli animi esacerbati dei cittadini- è stata infatti inghiottita nella dimenticanza (voluta) dello stesso esecutivo. Così il ddl anti-corruzione riposa in pace in qualche cassetto del Senato”. Per questo, “è opportuno percorrere la strada alternativa del Parlamento, a cui affidare una pdl in materia, rispetto a cui l`IdV, Fli (con l`on. Granata), Pd e SeL hanno già dato il loro consenso”. De Magistris ricorda come “in Europa si procede con tenacia. Insieme ad altri colleghi ho presentato una dichiarazione scritta per impegnare Commissione e Consiglio ad una risoluzione tesa a varare un testo legislativo contro la corruzione”. Secondo l`ex pm “sarebbe poi utile arrivare a prevedere sequestri e confische dei beni anche per corruttori e corrotti come accade per l`associazionismo mafioso; rafforzare le misure interdittive dagli incarichi pubblici; modificare l`art.416 ter del codice penale che persegue il voto di scambio e il rapporto politica/mafia, in quanto questo rapporto ha spesso una natura corruttiva che non si consuma più con la cessione illecita di denaro, ma di altre utilità (incarichi pubblici, ruoli di potere, commesse)”. Red/Arc _151503 set 10
MAFIA: DE MAGISTRIS, ESEMPIO DON PUGLISI RESTA VIVO A 17 ANNI DALLA MORTE = LA SFIDA ALLE COSCHE SI PUO' VINCERE SE POLITICA INFLESSIBILE Roma, 17 set. – (Adnkronos) – L'esempio e il coraggio di don Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia 17 anni fa di fronte alla sua abitazione per il suo impegno contro le cosche, sono ancora vivi. Lo afferma l'europarlamentare dell'Idv, Luigi De Magistris. “Un cristianesimo -afferma de Magistris ricordando don Puglisi- che seppe declinarsi anche come messaggio sociale coraggioso, di denuncia e di lotta contro la mafia nel quartiere simbolo di Cosa nostra, quella zona di Brancaccio in cui porto' una rivoluzione culturale ed etica fondata sulla religiosita' cattolica. Operazione, questa, che spaventa il crimine organizzato tanto quanto una confisca, un sequestro, un arresto”. “Ieri come oggi, infatti, le mafie temono la vigilanza democratica e l'ostilita' civile, fondata in particolare sull'educazione giovanile. La testimonianza di don Puglisi, a 17 anni dalla sua uccisione, resta viva in tutti coloro che vedono la battaglia per la legalita' non solo come una sfida doverosa, ma anche come una sfida che puo' essere vinta. A patto che la politica per prima dimostri una volonta' inflessibile'', conclude Luigi de Magistris.

PESCHERECCIO, DE MAGISTRIS (IDV): DAL GOVERNO NARCOLESSIA PRO GHEDDAFI (9Colonne) Roma, 15 set – “Le reazioni del Governo all'aggressione della motovedetta libica verso il peschereccio Ariete fanno pensare ad un esecutivo che di fronte al dittatore Gheddafi cade in uno stato di pietosa narcolessia. Il Trattato voluto dal ministro Maroni, che solo ieri riteneva legittimo sparare agli immigrati clandestini, deve essere annullato, in quanto prevede una politica di respingimenti di massa che viola il diritto d'asilo internazionale e che espone alla violenza centinaia di esseri umani deportati nei campi-lager libici. Il Governo, con Maroni e il ministro Frattini in testa, dovrebbe chiedere con determinazione un chiarimento alle autorità libiche, invece preferisce la strada dell'appeasement verso il dittatore, comodo e utile per gli affari del presidente del Consiglio e per la politica xenofoba e raccatta voti della Lega”. Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV e responsabile giustizia dell'IdV. (red)

UE: RINALDI (IDV), SU SEAS ITALIA RISPECCHIA AMBIZIONI GOVERNO = Bruxelles, 15 set. – (Adnkronos) – “La considerazione di cui gode il governo italiano in Europa trova una conferma che ci lascia sbalorditi. All'annuncio dell'Alto rappresentante per la politica estera europea Catherine Ashton sulla nomina dei primi 28 ambasciatori del nuovo servizio di azione esterna Ue, troviamo appena due italiani nella lista, incaricati di rappresentare l'Europa non a Tokyo, Giacarta o Buenos Aires, e non parliamo di Washington o Pechino, ma a Tirana e Kampala”. Lo ha dichiarato in una nota l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Niccolo' Rinaldi, commentando la lista presentata oggi dal capo della diplomazia Ue Ashton. “Che la scelta della sede – continua Rinaldi – sia frutto anche di una richiesta esplicita del governo italiano, aggiunge ancora una volta il grado di ambizione del nostro esecutivo. Non si tratta di sciacallare sulle debolezze italiane, ma di chiedere come sia possibile che l'Italia, rispetto agli altri grandi paesi Ue, sia emarginato nelle sedi piu' piccole, della nascente diplomazia europea, una delle novita' fondamentali del Trattato di Lisbona. Di questo passo – conclude – chiederemo alla diplomazia libica di curare gli interessi degli italiani e delle nostre imprese nel mondo”

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