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Giovanna Canzano intervista MICHELE IANNELLI

Insorgenza Civile

Non ci interessano e tanto meno ci piacciono le sfide e le contrapposizioni tra
Terroni e Polentoni; queste le lasciamo a qualche buontempone perdigiorno di Facebook.
Noi come Insorgenti Meridionali invece, affermiamo con forza che la cosi detta
Unità d’Italia non è stata altro che una terribile aggressione ed annessione da parte del non italiano Regno Sabaudo spalleggiato dai potentati oligarchici dell'epoca e da potenze anch’esse straniere (in primo luogo Francia ed Inghilterra).
Da quel momento per il Meridione, che viveva felicemente l'ultima fase (con il Regno delle Due Sicilie) della sua secolare unità,
ebbe inizio il tipico “Calvario” dei popoli colonizzati: rapine e sfruttamento selvaggio delle risorse, demolizione sistematica delle strutture sociali, economiche e tradizionali,
alleanza tra i conquistatori e le peggiori realtà locali
(malavita organizzata, oligarchie parassitarie e politicantropoidi senza scrupoli), deportazioni ed emigrazioni. (Michele Iannelli)

CANZANO 1- Il vostro movimento nasce come associazione culturale per poi diventare un Movimento che vuole avere un peso nel panorama politico italiano.

IANNELLI – Insorgenza Civile nasce a Napoli come associazione culturale per poi trasformarsi circa un anno e mezzo fa in un Movimento Politico identitario meridionalista. Seppur nati da poco stiamo crescendo tumultuosamente e questo ovviamente va di pari passo con l’aumento del nostro peso nel panorama politico.

CANZANO 2- Perché rappresentate solo il sud ?

IANNELLI – Noi riteniamo che a fronte della globalizzazione e della mondializzazione apportatrice di sfruttamento ed appiattimento occorre che i popoli e le comunità rispondano vigorosamente attraverso una affermazione della propria identità. Noi essendo Meridionali (Napolitani e Siciliani) ovviamente rappresentiamo le popolazioni del Sud della Penisola Italica esattamente come i Movimenti identitari Bretoni rappresentano il la Bretagna, i Catalani la Catalogna, i Sud Tirolesi il Sud Tirolo etc.

CANZANO 3- L’idea è quella di fare un partito uguale a quello della Lega Nord?

IANNELLI – Mai e poi mai vorremmo e potremmo fare una versione meridionale della Lega Nord. Essendo identitari sarebbe una contraddizione totale scimmiottare la Lega Nord. Abbiamo creato un Movimento che sia il più possibile in linea con la storia, la cultura e le esigenze sociali delle popolazioni del Meridione d’Italia.

CANZANO 4- Un partito il vostro che nasce in antagonismo contro il Nord ?

IANNELLI – Non ci interessano e tanto meno ci piacciono le sfide e le contrapposizioni tra Terroni e Polentoni; queste le lasciamo a qualche buontempone perdigiorno di Facebook. Noi come Insorgenti Meridionali invece, affermiamo con forza che la cosi detta Unità d’Italia non è stata altro che una terribile aggressione ed annessione da parte del non italiano Regno Sabaudo spalleggiato dai potentati oligarchici dell'epoca e da potenze anch’esse straniere (in primo luogo Francia ed Inghilterra).
Da quel momento per il Meridione, che viveva felicemente l'ultima fase (con il Regno delle Due Sicilie) della sua secolare unità, ebbe inizio il tipico “Calvario” dei popoli colonizzati: rapine e sfruttamento selvaggio delle risorse, demolizione sistematica delle strutture sociali, economiche e tradizionali, alleanza tra i conquistatori e le peggiori realtà locali (malavita organizzata, oligarchie parassitarie e politicantropoidi senza scrupoli), deportazioni ed emigrazioni.

CANZANO 5- Il vostro Movimento ha adesioni anche la Nord, ma gli aderenti sono di origine Meridionale?

IANNELLI – Insorgenza Civile ha aderenti ovunque ci sono Meridionali. Al Nord abbiamo già nuclei ben costituiti in Friuli ed in Lombardia, al centro in Toscana e ovviamente nel Lazio. Siamo ora presenti anche all’estero e precisamente a Parigi e Bratislava. Ripeto siamo un Movimento in tumultuosa ascesa.

CANZANO 6- La globalizzazione ha in un certo senso fallito i suoi obiettivi per cui diventa fondamentale l’appropriazione dei valori identitari ?

IANNELLI – La globalizzazione come già detto sta perseguendo obiettivi che sono tutt’altro che benevoli. Un esempio ci viene dal “istituzione “ familiare. La famiglia è a mio parere un luogo importantissimo per la formazione dell’identità individuale e comunitaria e non a caso è un concetto molto rilevante per noi Meridionali.
Se si fa un analisi (dal punto di vista della politica della famiglia) dell’operato, di questi ultimi decenni, di quelle istituzioni ed entità che agiscono a livello internazionale e che quindi costituiscono una sorta di embrione di governo mondiale (l’O.N.U. e le sue agenzie, la Comunità Europea, la Banca Mondiale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità etc) si osserva che non solo è fatto pochissimo in favore della famiglia, ma, addirittura, si può constatare che si è permesso e si è promosso l’affermarsi di una sottocultura che (in nome di un presunto e falso libertarismo) ha teso a boicottare e minare l’istituzione familiare. E’ quanto meno ragionevole sospettare che queste istituzioni siano state infiltrate per porle il più possibile al servizio delle logiche e degli obbiettivi delle oligarchie finanziarie e capitaliste che conducono da tempo una lotta sistematica, spietata e concentrica contro l’istituzione familiare. La distruzione della famiglia è, infatti, uno dei passaggi basilari per rendere l’essere umano il più impersonale, anomico, apolide, asociale, impaurito e, quindi, manovrabile possibile. Si crea così quel vuoto pneumatico che viene riempito tragicamente con il consumo di beni materiali, di droghe, con una modalità di concepire e praticare la sessualità come atto ossessivo, autoreferenziale, narcisistico e scevro da qualsiasi contenuto affettivo. Anche il lavoro non viene, così, più inteso come fisiologico modo di sostentarsi e di esprimere le proprie vocazioni e la propria creatività, ma diventa una sorta di feticcio diabolico dal quale si ricevono illusorie gratificazioni e al cui cospetto si è disponibili a sacrificare tutto di se stessi. La carriera, il successo, il denaro ed un modo perverso di intendere il potere condizionano talmente tanto le relazioni che si arriva ad abiurare l’onore, la lealtà, l’onestà e la solidarietà, cioè quei valori che sono alla base di una buona qualità della vita. La televisione ed il computer si trasformano da possibili strumenti di evoluzione e di benessere in cibo spazzatura per riempire un buco dell’anima che, invece, così si allarga ulteriormente. I figli rischiano di non essere considerati persone da rispettare e da educare con libertà ed autorevolezza ma ingombri che ostacolano le carriere e che spaventano, oggetti delle proprie frustrazioni e proiezioni, strumenti di illusorie rivincite personali. Li si tampona infarcendoli con impegni non veramente scelti dai e per i figli stessi e che, quindi, finiscono per essere incombenze conformiste, assurde e stressanti. Li si parcheggia delegando ad altre istituzioni (anch’esse per altro in profonda crisi), li si riempie di oggetti e li si ammansisce con un falso ed ipocrita permissivismo e libertarismo. Il rapporto uomo-donna può diventare una palude in cui sembra sempre più difficile addentrarsi ed in cui fanno capolino quella competizione, invidia, ostilità e diffidenza che producono una aggressività che sfocia a volte in una disperata violenza.
Sabotando la famiglia si colpiscono così le fondamenta dell’individuo e si da vita ad una reazione a catena, circolare, multidirezionale e sinergica attraverso la quale si disgregano anche le altre comunità intermedie come quelle lavorative, scolastiche e territoriali.

CANZANO 7- la differenza tra il Movimento di Insorgenza Civile e la Lega Nord sta dunque nel fatto che a voi stanno a cuore i valori mentre la Lega Nord vuole tutelare soprattutto gli interessi economici del territorio che rappresenta.

IANNELLI – La Lega ormai non tutela neanche più gli interessi economici del territorio, certamente non quello della maggior parte delle persone del Nord. Umberto Bossi sembra sempre essere ridotto ad un ubbidiente “valletto” di Berlusconi. Ogni tanto per lavoro o per impegni politici vado al Nord ed è sempre più evidente e palpabile l’insoddisfazione della base leghista. Molti di loro ormai non vanno più neanche a votare.

CANZANO 8- Cosa significano per lei i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia ?

IANNELLI – Ovviamente per quanto ho detto precedentemente per noi non c’è proprio niente da festeggiare, ma questi 150 anni non saranno veramente festeggiati da nessuno. Il sistema ITALIAUNITA SPA è in profonda crisi; cosa dovrebbero festeggiare gli operai della Fiat di Melfi, i pastori sardi, le operaie Emiliane della Omsa? Di quale Unità dovrebbero essere orgogliosi i commercianti, i professionisti e gli artigiani che ovunque vivono una crisi economica profondissima? Di quale senso di appartenenza si dovrebbero beare i dipendenti di un settore pubblico allo sfascio, le forze dell’ordine che non hanno neanche i mezzi per svolgere bene la propria attività ?
Noi siamo convinti che questi 150 anni saranno l’inizio della fine di questo sistema nato marcio.
Insorgenza Civile si è mobilitata per fare azioni contro tutto ciò che ha a che fare con questa falsa Unità. Abbiamo fatto una importante manifestazione a Torino l’8 Maggio contro il Museo dedicato allo psuedo-scienziato e razzista Lombroso, ne abbiamo indetta un’altra il 23 Ottobre prossimo a Teano dove insieme ad altri Movimenti Identitari daremo l’Addio al Tricolore.

CANZANO 9- Il vostro movimento è diventato un vero partito politico mi può parlare del programma ?

IANNELLI – Come già detto il nostro movimento è nato da pochissimo è per questo che il 27 Novembre a Napoli faremo una Assemblea generale programmatica ed organizzativa in cui appunto verrà determinato l’assetto organizzativo e precisati gli aspetti programmatici che già comunque viaggiano su linee marcatamente meridionaliste, identitarie e sociali.

CANZANO 10- Essendoci un sistema bipolare voi con chi state?

IANNELLI – L’imposizione del sistema bipolare da parte di ITALIAUNITA SPA è uno dei modi far prevalere il pensiero unico anche in Italia come negli Stati Uniti. In quel Paese la dicotomia tra Repubblicani e Democratici è una pantomima per fare i modo che nulla cambi che non ci sia spazio per nuove realtà e che molta parte della popolazione si disinteressi alla politica esattamente come sta succedendo in Italia. Quindi non solo siamo contrari al bipolarismo ma per noi centro destra e centro sinistra sono le due orribili facce di una unica realtà in disfacimento.

http://www.youtube.com/user/giovannacanzano
(intervista video)

INSORGENZA CIVILE
Movimento-Identitario

Difende l'identità meridionale e dei meridionali ovunque essi siano. Propone la partecipazione come antitodo alla degenerata partitocrazia. Combatte ogni forma di rassegnazione, che alimenta solo il potere dei “poteri forti”.
Non è un movimento ideologico ed è antitetico alle espressioni liberiste di destra-sinistra-centro

Considera il volontariato politico finalizzato all'etica, come la più alta forma di valore sociale.

MOVIMENTO DI INSORGENZA CIVILE – NAPOLI
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Michele Iannelli, medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata, è responsabile nel Lazio del movimento politico ‘Insorgenza Civile’, nato a Caserta il 28 maggio 1957, risiede a Roma.

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Giovanna Canzano – © – 2010

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