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On. Antonio Razzi (IdV). Le comunità  all’estero con un Premier così non hanno più neppure la speranza

Piano di rilancio dell’Italia dei Valori nel mondo

Mentre Gianfranco Fini era ad Ottawa , Berlusconi gironzolava in Russia. Le affermazioni farneticanti del Cavaliere quando ha ringraziato il Signore per avergli dato in dono nientemeno che Putin fanno ridere tutto il mondo. Poveri italiani all’estero che cosa devono sopportare. Che figure!
Il suo migliore amico è Putin comunista o ex comunista che sia, secondo il buon Silvio, meno male che c’è…anche lui. E dire che Berlusconi offende ogni giorno in Italia i comunisti e gli ex comunisti contro i quali è stato costretto a scendere in campo per salvare l’Italia dalla falce e dal martello. Poi se la prende con Bersani tacciandolo di essere comunista e lo odia. Bersani comunista? La cosa più imbarazzante e mortificante è che quando Berlusconi va all’estero, tutti mostrano di accoglierlo con grandi salamelecchi poi, quando se ne va, gli fanno un sacco di pernacchie e sberleffi alle spalle. Un tripudio di gestacci accompagna il nostro Presidente del Consiglio sempre volentieri alle scalette degli aerei che lo riporteranno a casa sua. Che belle figure, non c’è che dire. Lo trattano come se fosse una specie di “guaio” con il quale purtroppo si deve avere a che fare ed infine esclamano: poveretto! Ma gli italiani, gli italiani che fanno? Perché non lo spediscono a giocare a Bocce a Cologno monzese alla pro-loco? Dicono in coro gli stranieri.
Vivo in Svizzera da 40 anni e quando dico Svizzera intendo dire le solite e rinomate cose: treni in orario, senso civico, strade pulite, lavoro indefesso ecc…ma quando gli svizzeri amici miei mi guardano mi ridono in faccia e mi danno una pacca sulla spalla. Mi giudicano una specie di imbecille, uno dei tanti milioni di italiani che sopportano Berlusconi e la sua truppa.
Una estate veramente da ricordare questa del 2010 dove i sotterfugi del popolo della libertà hanno veramente toccato l’apice della vergogna. D’accordo con quanto propinare ai giornalisti, un giorno sì e l’altro no tutto ed il contrario di tutto, Bossi e Berlusconi hanno dato una lezione al mondo intero di come non deve essere un politico: irresponsabile e teatrante.
Intanto i Martino, Carboni e Lombardi, siamo in campo P3 per chi non lo sapesse, vengono accusati di associazione segreta senza contare Caliendo, Verdini e dell’Utri, tutti cavalieri del Principe, ovvio. Cos’altro aspettiamo che avvenga in questo paese?
Il ministero dello sviluppo economico è senza inquilino da 130 giorni, cosa potranno mai raccontare alla gente all’estero, cosa svilupperà questo paese economicamente nei prossimi anni? Infatti non raccontano più nulla neanche le storielle, solo nominano, nominano responsabili che stanno dietro le porte da tanto tempo perché hanno velleità parlamentari i cui nominativi sono di dominio pubblico. Tutte nomine fasulle sia ben chiaro ed ora che lo avranno saputo staranno piangendo in seno a mamma loro
Il popolo della libertà si è venduto a Bossi e alle sue deliranti e secessioniste affermazioni, ai suoi tre milioni di fucili, ai suoi dieci milioni di uomini, ad un ministro degli interni leghista condannato con sentenza definitiva per oltraggio e resistenza a quella che oggi egli comanda: la polizia. A Maroni viene affidato, chi sa perché sempre il ministero più importante e strategicamente rilevante quello degli interni.
Purtroppo vedo in giro che nessuno fa opposizione come l’Italia dei Valori. I colleghi eletti all’estero fanno i burocrati di partito con quelle borse 24 ore piene di scartoffie e di retorica, zeppi di incarichi “nominali”cui non potrebbero mai materialmente fare fronte. All’inizio della mia carriera politica, e stavo quasi per convincermene, pensavo fossi inadeguato al cospetto di questi colleghi sempre sudati e frettolosi che davano la sensazione di chi sa cosa facessero nascosti nelle camere d’aria dell’emiciclo, con tutte e due le braccia piene di faldoni, borse e fotocopie, poi ho capito che era, per il 90%, tutta scena ed i risultati lo dimostrano. Essi facevano ammuina invece come gli equipaggi della Real Marina del Regno delle due Sicilie: « All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa e chilli che stann' a poppa vann' a prora: chilli che stann' a dritta vann' a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta:
tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa e chilli che stanno ncoppa vann' bascio passann' tutti p'o stesso pertuso: chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à”.» attività seguita dal comunicato stampa sistematico. Tutto questo per dare la sensazione al proprio elettorato di fare, fare e disfare in un moto continuo e perpetuo qualcosa in loro beneficio.
Vogliamo parlare della fasulla nomina a responsabile dell’on. Aldo Di Biagio a referente degli italiani all’estero per il popolo della libertà? Vogliamo sottolineare la ignobile finzione posta in essere dal PDL per far finta di dare importanza alle comunità italiane all’estero? Vogliamo parlare proprio di questo schifo perpetrato ai danni del povero Di Biagio, un parlamentare di questa Repubblica? Da qui si comprende quale accidente di serietà il partito del padrone assoluto Berlusconi avesse per gli italiani all’estero. Ma veramente possiamo credere che un partito comandato dalla Lega Nord Padania esageratamente ostile agli italiani all’estero possa mai permettere che si faccia qualcosa per loro? Se c’è ancora qualcuno, ma non c’è all’estero qualche italiano tanto stolto che lo crede, allora si facesse benedire da un esorcista. Niente, ho capito che la semplicità e l’onestà non può che ripagare nel lungo periodo parlando alla gente senza fronzoli inutili e senza fare dell’inutile “ammuina”. L’Italia di Valori, rinnovandomi l’incarico in qualità di responsabile del partito per gli italiani nel mondo con firma in calce di Antonio Di Pietro, ha riconosciuto in me un interlocutore valido per le nostre comunità e per questo farò il possibile per onorarne la fiducia. Da Antonio Di Pietro ho avuto carta bianca ecco perché ho deciso di incidere in maniera evidente nei fatti della politica interna cambiando decisamente linea rispetto a qualche tempo fa. Ho deciso, cioè, di dire la mia sulla falsa riga del mio Presidente e senza peli sulla lingua, non c’è tempo da perdere. Non aspettavo altro che questa conferma.

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