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BOSSI, BERLUSCONI E LE ELEZIONI. LA SOLITA PANTOMIMA

L’asse Pdl-Lega sembra vacillare. Il Senatur, rispolverando la vecchia politica del “celodurismo”, mostra i primi segnali di insofferenza all’apparente tregua armata suggerita da Berlusconi. Nel centrodestra, al grido di “elezioni subito!”, pare dunque celebrarsi l’ennesimo divorzio.

Ma Bossi sta facendo fare al Governo e alla maggioranza che lo ha sostenuto finora la degna fine che si merita? E quello di Berlusconi è veramente un tentativo in extremis di portare avanti la legislatura? In realtà, quello a cui stiamo assistendo è il solito teatrino all’italiana, con i due compari che fingono di non essere d’accordo di giorno per poi andare a braccetto di notte.

Tra Berlusconi e Bossi è in atto un vergognoso gioco delle parti perché il loro obiettivo primario è quello di andare a votare quanto prima possibile dando ad altri la colpa della prematura fine della legislatura. Tutto ciò per cercare di nascondere agli italiani il completo fallimento del Governo: un Governo pieno di inquisiti che non riesce ad avviare alcuna seria azione di contrasto per far pesare meno sulle famiglie e sulle imprese italiane la crisi economica, che non risolve i problemi dei giovani e dei disoccupati in genere, che aumenta la pressione fiscale ed affossa gli enti locali togliendo loro le risorse necessarie ad assicurare i servizi vitali ai cittadini, che affama le regioni meridionali a cui ha tolto i FAS, i fondi ad esse destinate.

Insomma un Governo che delude su tutti i fronti. E Berlusconi, protagonista primario di questa debacle, insieme con Bossi, suo fido compagno di cordata, pensano di poterne scaricare la colpa su altri. Dinanzi a questa vergognosa pantomima, l’Italia dei Valori vede un’unica via d’uscita: nuove elezioni, magari da svolgersi con criteri diversi da quelli del passato, che ridiano al Paese la dignità politica e istituzionale che merita.

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