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Crisi. Lannutti: Bene proposta Barroso per tassare banche

Elio Lannutti

“Ben venga la proposta del presidente Barroso di tassare le banche e le attività finanziarie, purché l'Ue passi dalle parole ai fatti, essendo intollerabile che i costi della crisi vengano addossati ai consumatori, alle famiglie ed ai ceti più deboli,sempre più indebitati, per pagare gli eccessi finanziari ed i lauti stipendi a cui i moderni bankster continuano a non rinunciare”.
Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, secondo il quale è indecente “offrire ulteriori coperture a quei banchieri che, dopo aver ridotto sul lastrico famiglie, risparmiatori e piccole e medie imprese, con l'esclusiva finalità di avidi guadagni e di perseguire prebende e stock option, sono riusciti perfino a taroccare gli stress-test dietro lo scudo di BCE, Bankitalia ed altre autorità vigilanti compiacenti, occultando poste contabili come i più abili prestigiatori”.
Per Lannutti “anche il ministro dell'economia Tremonti dovrebbe smettere di giocare al Giano bifronte, denunciando di giorno gli eccessi dei derivati dei banchieri e delle grandi banche di affari,e pioi di notte andandoci a braccetto, come risulta dal mandato offerto a tre banche internazionali per collocare un'emissione benchmark di titoli di Stato triennali in dollari nei prossimi giorni”.
In particolare l'esponente IdV si chiede “perché e con quali criteri, per il lancio dei bond in dollari, il ministero dell'Economia abbia scelto Deutsche Bank, Goldman Sachs International e Morgan Stanley banche di affari tra le maggiori artefici della crisi che ha sconvolto le economie e divorato milioni di posti di lavoro,invece di depennare almeno quella nuova spectre denominata Goldman Sachs dalle banche di riferimento del Tesoro italiano”.

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