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LUMIA (PD), RICORDARE DALLA CHIESA AFFRONTANDO NODO MAFIA-POLITICA

“Il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa capì la portata devastante di Cosa nostra, del suo sistema di potere fondato sulle collusioni con la politica e l’economia. Sapeva bene a quali rischi andava incontro, ma da grande servitore dello Stato non si tirò indietro”. Lo dichiara il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, alla vigilia dell’anniversario dell’assassinio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, della moglie, Emanuela Setti Carraro, e dell’agente di Polizia, Domenico Russo.

“L’isolamento – aggiunge Lumia – a cui fu abbandonato creò le condizioni per il suo barbaro assassinio. Solo il giorno dopo, com’è nella peggiore tradizione della politica italiana, fu approvata la legge tanto cara a lui e a Pio La Torre, che introduceva nel nostro ordinamento il reato di associazione mafiosa, il sequestro e la confisca dei beni”.

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