Dovuto ad alcuni commentari che abbiamo ascoltato in queste ultime settimane in rifferimento alla “vendita” del nostro giornale a una delle parti politiche della collettività, crediamo doveroso far qualche chiarimento.
L’eco D’Italia non si vende a nessuno, noi continuamo ad essere un giornale indipendente, rispettando la memoria di nostro padre Gaetano Cario che ha lavorato istancabilmente da oltre 48 anni per difendere i diritti dei nostri connazionali all’estero e per dare il prestigio che fino ad oggi ha il settimanale.
E in questo modo, se diamo importante difusione a un movimento associativo della collettività (MAIE) sarà perchè in questo movimento presieduto dall’On. Ricardo Merlo vediamo l’unico ente rappresentativo che porta davvero la nostra voce (quella di tutta la comunità) al Parlamento italiano.
Nonostante l’attaco ricevuto, restiamo tranquilli sapendo da dove vengono queste ingiurie, vengono dalla parte della comunità che sembrano essere d’accordi con i tagli del 60% del Governo Berlusconi verso gli itlaiani all’estero, come il caso della Presidentessa del Comites di Buenos Aires che invece di alzare la voce per difendere i diritti dei nostri connazionali, è legata di piedi e mani dovuto ai tanti favori ricevuti da alcune persone e resta ancora nel carico, totalmente paralizzata che non può nenache parlare.
E per lei, Cara Presidentessa del nostro Comites, quest’ultima riflessione:
Se continuamo così, in poco tempo, dovremo cominciare a chiedere donnazioni per i nostri ansiani italiani. NOI…
