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Italiani detenuti all’estero

Negli ultimi tempi si riparla sulle agenzie di Italiani detenuti all'estero, il motivo scatenante e' la morte in prigione di Daniele Franceschi, e' davvero triste poter pensare che per far parlare di questo problema e' necessario che un qualche nostro connazionale ci lasci le penne.

– evitiamo di pubblicare qui gli attacchi, e non per difendere il ministro Frattini, ma perche' pensiamo che non si debba inveire contro le istituzioni solo quando succedono tragedie, anzi, piu' che intervenire contro, sarebbe necessario che ogniuno di noi e sopratutto i politici dovrebbero intervenire per aiutare i nostri connazionali detenuti all'estero e le loro famiglie quindi perdonate se non riprendiamo tutto l'articolo pubblicato su Rai news24 ma solo quanto ci interessa

Lo Staff di Prigionieri del silenzio

Da Rai news24

fatti
Franceschi, 31enne di Viareggio, era stato arrestato con l'accusa di falsificazione e uso improprio di carta di credito. E' deceduto in carcere lo scorso 25 agosto dopo aver denunciato alla famiglia di aver subito maltrattamenti. “L'autopsia del connazionale Davide Franceschi si svolgerà domani e il nostro Console a Nizza è, dal primo momento, in contatto con i familiari anche perché sia consentita la presenza di un perito di fiducia della famiglia all'esame autoptico”, spiega Frattini.

“Comunico queste notizie – prosegue Frattini – per rispondere alla legittima esigenza dell`opinione pubblica di essere tenuta informata su una vicenda che ha destato non solo grande dolore ma anche forte preoccupazione nel nostro Paese”.

I numeri
Sono 2.905 gli italiani detenuti all'estero: 1.842 (il 63,4%) i condannati, 1.063 (il 36,6%) quelli ancora in attesa di estradizione o di giudizio, come Daniele Franceschi. Il dato, fornito dal ministero degli Esteri, è aggiornato al 31 dicembre 2009.

A questa data, il maggior numero di reclusi (2.428, l'83,5% del totale: 1.502 condannati e 926 in attesa di giudizio o estradizione) si trova in carceri europee, 384 nelle Americhe, 55 in Asia e Oceania, 35 tra Mediterraneo e Medio Oriente, 3 nell'Africa sub-sahariana. In Europa, i Paesi che ospitano il maggior numero di nostri connazionali detenuti sono la Germania (1.079), la Spagna (458), la Francia (231, uno su tre in attesa di giudizio o di estradizione), il Belgio (202), il Regno Unito (192) e la Svizzera (131). Fuori d'Europa, i Paesi con il numero piu' elevato di detenuti italiani sono gli Stati Uniti (91), il Venezuela (66), il Peru' (58), il Brasile (54), la Colombia (30) e l'Australia (30).

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Detenuti italiani all'estero: abbattiamo il muro di gomma

ROMA – È giunto il momento di rompere quel muro di gomma che circonda i nostri “Prigionieri del silenzio”. Dobbiamo portare alla luce quelli che sono i reali motivi per cui molti nostri connazionali, vedi i casi “Ammirabile”, “Nardini”, “R.E.” (per ragioni di privacy non rendiamo pubblico il nome), “Parlanti”, e molti altri, si ritrovano da soli, rinchiusi in una cella, lontani dalle loro famiglie, dalle loro case, dalla loro patria. Spesso infatti questi motivi sono riconducibili a vere e proprie truffe: atti illegali come falsificazione di documenti e di prove. E questo, gli Stati Esteri dove caso per caso sono imprigionati i nostri connazionali, non lo vedono. O forse non lo vogliono vedere. Come abitanti di un paese civile, la nostra amata Italia, da sempre culla della civiltà, abbiamo l’obbligo di denunciare questi soprusi, abbiamo il dovere di far aprire gli occhi a questi Governi che non mettono in atto una giusta giustizia.

In realtà però, non tutti riescono a tirare fuori il coraggio per condannare queste angherie, in primis il Governo Italiano, più volte chiamato come alleato nella nostra lotta contro le vessazioni che colpiscono i nostri connazionali all’estero, Italiani nel mondo, chiamate che non hanno mai avuto delle risposte concrete. Sappiamo però di non essere soli in questa battaglia. Sappiamo che le nostre grida d’aiuto saranno accolte dai molti che come noi hanno sete di giustizia.

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