Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Il Paese deve liberarsi di Berlusconi

Ieri sono stato a Torino alla Festa Nazionale del Partito Democratico. Ecco una parte del mio discorso:

Innanzitutto devo dire che mi sento a casa mia con il popolo del partito democratico a Torino, alla Festa del Pd di Torino.
Noi dell’Italia dei Valori non abbiamo mai messo in discussione il sistema bipolare, ovvero: prima delle elezioni si scelgono e si indicano ai cittadini quale coalizione, quale programma e quale candidato leader. E in questo sistema non abbiamo mai messo in discussione la necessità di creare un polo riformista di centro sinistra di cui essere cofondatori, membri a tutti gli effetti e facenti parte della stessa famiglia.
Dal 17 al 19 settembre a Vasto terremo la nostra assemblea programmatica in cui saranno presenti anche gli amici del Partito Democratico: anche lì come a Torino rilanceremo una coalizione che offra un’alternativa al periodo buio di Berlusconi.
L’Italia dei Valori si è distinta in questi anni nel denunciare agli Italiani la grave anomalia e il grave pericolo, il pericolo pubblico n.1 che rappresentano Berlusconi e la sua cricca. Noi siamo convinti, a differenza di altri che, a parte la presa della Bastiglia con i forconi, che non va bene, c’è un solo modo per liberare il paese dalla cricca berlusconiana: quello di convincere il 51 per cento dei cittadini che è meglio non votarlo, perché votando lui non stanno meglio loro, ma sta meglio lui e qualche amico suo.
Per questa ragione, per convincere i cittadini siamo convinti che bisogna fargli sapere chi è , cosa ha fatto e cosa sta facendo. Noi con questo signore non abbiamo mai voluto aprire un dialogo, abbiamo sempre fatto opposizione dura e determinata. Se anche il Partito Democratico lo farà, la strada sarà sempre più spianata. Ma non ci si mette insieme se non c'e' una condivisione di programma.
Fini e Casini stanno costruendo qualcosa contro il centrosinistra, non dobbiamo dare spazio a chi ci frega.
Di questo passo, ci si prende in casa un nuovo Mastella. Invece, lo ripeterò finchè potrò: il Paese deve liberarsi di Berlusconi, e lo possiamo fare con un’alleanza di un secondo, che lo sfiduci.
Poi, si vada alle elezioni con un programma definito, lasciando fuori chi con quel programma non ha niente a chè spartire, chi lavora da sempre per costruire il centrodestra, chi fa le coalizione seguendo il vento politico e alla prima sterzata è pronto a tradire, o ad offrirsi a chi paga di più. In questo periodo di crisi, bisogna andare oltre noi stessi e pensare agli elettori e al paese.

Exit mobile version