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LA POLITICA TUTTA ITALIANA DELLE TRAPPOLE E DEI COMPLOTTI

E' strano il modo di far politica in Italia.
Strano, come un Governo con una larga maggioranza e confermato da ben tre elezioni: Politiche, Europee ed Amministrative e con una opposizione altrettanto litigiosa e quasi inesistente, si ritrovi all'improvviso in difetto di Deputati e Senatori, a causa di litigiosità, tutte interne alla maggioranza stessa.

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Complotti, trappole e quant'altro, sono i mezzi usati per far si che questo Governo non porti a termine quei cambiamenti che la maggioranza della popolazione italiana chiede ormai da decenni e che ci avrebbero permesso di metterci al passo degli altri stati europei.
D'altronde, da dopo il fascismo ad oggi, quanti governi si sono succeduti senza aver esaurito il loro mandato?
Quasi tutti e la causa è stata proprio la litigiosità interna ai partiti (che erano troppi) e sopratutto i complotti, le trame, sia interne ai partiti stessi di Governo, sia trasversali per non far governare, vuoi per ideale politico contrapposto, vuoi per invidia.

D'altronde come spiegare anche le dimissioni anticipate dei vari Presidenti della Repubblica, tanto per citarne alcuni: Leone, Cossiga, etc. etc.

Tra i vari partiti c'è stato sempre (e c'è ancora) un clima da “guerra fredda”, praticamente per noi il muro non è ancora crollato e vige ancora quel clima di vendetta strisciante per la sconfitta della “gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria.

Di solito gli orditori di trappole, demandano ad altri lo svolgimento di questa patetica funzione, ma quando i vari tentativi orditi con l'ausilio di determinate Caste e parte di servizi segreti vanno a vuoto, ecco che gli orditori sono costretti ad intervenire in prima persona, scoprendosi e rischiando il loro ruolo in politica.

La trappola attuale a cui è sottoposto il premier Berlusconi è un vero è proprio “cul de sac” da cui difficilmente se ne può uscire.

Da una parte vediamo il fedelissimo (?) alleato Umberto Bossi, che non nasconde l'enorme desiderio di vedere, quanto prima, il suo fedelissimo Giulio Tremonti primo ministro, quindi alla prima occasione di debolezza di Berlusconi, la fedeltà rischia di andare a farsi benedire.

Dall'altra un ex cofondatore del PDL, Gianfranco Fini, il quale avendo perso le staffe per i vari tentativi di prevaricazione falliti, si è messo a muso duro contro Berlusconi e di fatto mettendosi fuori dal PDL con il suo seguito di cani sciolti, nonostante il suo ruolo, come Presidente della Camera dei Deputati.

In tal modo il Governo si trova sotto ricatto da una parte e dall'altra ed avendo perso una parte dei parlamentari finiani, rischia di andare sotto alle prime votazioni in parlamento.
La logica, spingerebbe il Governo a rivolgersi (per sostituire i parlamentari perduti) ad una minoranza moderata, quale potrebbe essere l'UDC di Pier Perdinando Casini.

Anche qui un'altra trappola.
Chi garantisce che una volta sostituiti i finiani con i casiniani, questi non facciano lo stesso gioco dei finiani?
O addirittura, si mettano daccordo tra loro per far fuori Berlusconi?

Allora non rimane che stringersi a Bossi, il quale trovandosi in una posizione di forza, potrebbe ancor di più restringere il campo d'azione del Primo Ministro, costringendolo a dar molto più spazio al delfino Tremonti e spianargli la strada a primo Ministro.

Insomma, Berlusconi deve essere costretto a tirar fuori una soluzione dal suo cappello magico, come è solito spesso fare in casi estremi.
Sempre che, nauseato da questo modo di far politica, getti la spugna e mandi al diavolo tutti quanti e la politica stessa.

Molti sono i sospetti che mi passano per la mente, ad un attento esame degli avvenimenti che hanno coronato questo Governo dalla sua nascita ad ora.

Potremmo definirli Dietrologia Politica?
O meglio ancora, Fantapolitica?

Che i rapporti tra il Gatto (Fini) e la Volpe (Casini) siano più che buoni, tutti lo sanno.
Inoltre, che spesso (non in prima persona) amino ordire, lo si è visto anche in televisione con dei fuori onda sia di Buttiglione che di Fini.

Questo è il modo tutto italiano di far politica, cioè non il confronto civile tra idee diverse e diversi modi di gestire la cosa pubblica, ma semplicemente vendette personali, trame, demolizione dell'avversario (in qualche caso anche fisica), accuse di mafiosità in forma gratuita (sempre con l'aiutino della Casta, ovvero quella parte di magistratura politicizzata e perchè no anche di una certa parte dei servizi segreti), scandali sessuali e finanziari (alcuni veri, altri presunti).

Intanto il logoramento del Governo continua e i punti salienti del programma elettorale, condiviso dalla maggioranza degli italiani, rischia di andare a fondo e non veder più la luce, portando quindi il nostro paese lontano dai livelli europei a livello sociale ed economico.

Insomma, noi italiani siamo costretti a mangiare questa minestra, per non saltare dalla finestra.
Credete che tutto questo sia solo opera della mia fantasia?
Può darsi, chissà?
Forse col tempo (che è sempre galantuomo) alcune cose verranno a galla e sapremo una parte della verità, ma non tutta, perchè siamo Italiani.
Stelio Bonsegna

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