Nuovo scontro fra il Pdl e i finiani sui 5 punti. Bocchino: non accettiamo ultimatum”
Noi non accettiamo aut aut, il nostro voto sulla mozione è annunciato e scontato e nessun aut aut può impedirci di condividerla nel merito al 95% e di poter esprimere i nostri 'se' e i nostri 'ma' sul restante 5%”. Lo afferma Italo Bocchino, capogruppo dei deputati di Futuro e LIbertà, commentando le parole dei vertici del Pdl ed in particolare di Fabrizio Cicchitto e Denis Verdini. “Quanto al nostro rapporto con il Pdl – aggiunge Bocchino – , dipende esclusivamente dalla validità o meno del documento che ha sancito in maniera illiberale l'incompatibilità politica di Fini con il partito che ha cofondato. Finché vige quel documento – conclude – , c'é una incompatibilità irrazionale e unilaterale voluta dai vertici del Pdl. Se invece si tornasse alla logica della compatibilità potremmo essere tutti compatibili anche se c'é oggettivamente poco da sperare”.
Cicchitto: cosa farà Fli sui 5 punti? – “Nella storia politica del Paese, non è mai esistito un partito con due gruppi parlamentari. Se si vuole che, in attesa di un chiarimento globale, venga per tutta una fase in un certo senso sospeso lo statuto, la risposta non può non essere affidata alla politica”. Lo afferma in una nota il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto spiegando che allora “di qui al mese di settembre i finiani ci devono dire se sui 5 punti proposti da Berlusconi, fra i quali c'é anche la riforma della giustizia, c'é il loro impegno positivo ai vari livelli politico-parlamentari su cui si svolgerà il confronto (mozione complessiva, singoli disegni di legge, conseguenti voti di fiducia), oppure se essi si attesteranno su formule negative o ambigue volte rispettivamente alla caduta o al logoramento del governo Berlusconi”. “Una volta fatto il chiarimento di fondo – dal quale dipenderà anche se il governo continuerà il suo percorso o se si andrà verso le elezioni – bisognerà affrontare il problema del partito o dei partiti nella consapevolezza che nel medio-lungo periodo due gruppi parlamentari e un solo partito sono una contraddizione non praticabile per qualunque soggetto politico serio”Della vedova: situazione paradossale – “Non posso espellerci dal partito e poi impedirci di fare politica. E' tutto paradossale”. Così Benedetto Della Vedova, vicepresidente dei deputati di Fli commenta le polemiche sulla “incompatibilità dei finiani” con gli incarichi all'interno del Pdl.
“Ad agosto alcuni nel Pdl hanno montato questa bolla ferragostana – spiega – ma se torniamo a prima della pausa estiva ci sono stati due episodi che chiariscono tutti: prima l'ufficio di Presidenza del Pdl ha respinto l'invito al dialogo di Fini dalla pagine del 'Foglio' e ha votato un documento con il quale ci estrometteva dal partito; di conseguenza ci siamo trovati nell'esigenza di formare un nuovo gruppo ma abbiamo dichiarato che facevamo parte della maggioranza e che i numeri del governo non cambiavano”.Granata: ci cacciano per troppa legalità? – “Nelle parole ferme, chiare e leali di Gianfranco Fini dall'hotel Minerva c'é stata una chiara scelta di campo di sostegno al governo e al programma nell'interesse superiore dell'Italia e nel rispetto della volontà popolare. Ma il 'metodo Boffo' è continuato e si sono moltiplicate le provocazioni e gli attacchi nei nostri confronti, mentre Verdini e Cosentino restano al loro posto e ombre pesanti si addensano in molte inchieste su alti vertici del Pdl”. E' quanto scrive nel suo blog Fabio Granata (Fli ), vice presidente della commissione Antimafia, il quale continua: “da Settembre, al di là di ogni speculazione e polemica, la nostra area politica e culturale si radicherà ulteriormente attraverso l'organizzazione territoriale di Generazione Italia e l'azione dei gruppi parlamentari di Futuro e Libertà. Lo faremo da forza modernizzatrice,europea e legalitaria”.Bossi: Fini manterrà la parola data – “Secondo me Fini manterrà la parola, adesso tutti hanno visto che si può andare anche alle elezioni”, tuttavia “se avvenisse che non ci sono i voti stavolta si va al voto davvero”. Lo ha detto Umberto Bossi, segretario della Lega Nord e ministro delle Riforme, rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione di una fiera agricola sul lago Maggiore. A proposito dell'accordo trovato con Berlusconi a Lesa sull'ipotesi di rinvio delle elezioni anticipate, Bossi ha notato che “é vero che il Presidente della Repubblica era contrario e li ha salvati tutti, però diciamo che queste cose riescono una volta e non due. Penso comunque che tutti voteranno e manterranno la parola”.http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/10/08/27/scontro-pdl-fli-5-punti.html