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24 mesi di danni. Contro il governo, il porta a porta del Pd

Appuntamento a settembre per la più grande mobilitazione porta a porta che un partito abbia mai promosso, grazie agli oltre tre milioni di elettori delle primarie, a tutti gli iscritti e alle migliaia di amministratori locali. Dobbiamo raggiungere il più alto numero di italiani, casa per casa, e informarli dei danni che il governo Berlusconi ha prodotto in questi anni, e per lanciare nostra proposta di governo.

Sarà il segretario Bersani lanciare la manifestazione alla Festa nazionale del Pd, che si aprirà il 28 agosto a Torino.

“Berlusconi ragiona da caudillo, racconta favole ma certifica il fallimento; la parola alle Camere”. Questo è stato il commento che il leader del Pd ha fatto sulle solite fantasie di Berlusconi al termine del vertice del Pdl a Palazzo Grazioli. “Il documento Pdl – ha sottolineato Bersani – certifica, in realtà, il fallimento di questi due anni di governo e non offre base alcuna per affrontare i problemi reali del paese, dei quali non si mostra la minima consapevolezza. Adesso la parola è al Parlamento”.

“Questa campagna sarà la nostra grande forza, spiegheremo agli italiani cosa sta davvero accadendo al Paese”, così Rosy Bindi, il presidente dell'Assemblea nazionale del Pd, dalle pagine de L'Unità.

Per Anna Finocchiaro, presidente dei senatori dei democratici, “definire formalismi costituzionali regole e procedure stabilite dalla nostra Carta e accusare di falsità chi difende la nostra Costituzione vuol dire essere in malafede e mancare di rispetto al Capo dello Stato”. “La propaganda berlusconiana, le bugie sul programma, le tensioni nella maggioranza – ha aggiunge – sono problemi politici che testimoniano la crisi del governo, del berlusconismo e del Pdl. Ma tutto questo non può essere pretesto o occasione per picconare quotidianamente le nostre Istituzioni e forzare il dettato costituzionale”.

“Berlusconi la deve smettere”, ha continuato la Finocchiaro. “Mi auguro che nel Pdl ci sia qualcuno con la testa sulle spalle. Si sta correndo il serio rischio di un conflitto tra poteri e con il Capo dello Stato che il Paese e gli italiani non possono sopportare”.

Per Filippo Penati, capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani “non abbiamo un governo che pensa ai problemi del Paese. La maggioranza è finita, si è autodistrutta. Berlusconi continua a riproporre le solite promesse già fatte in campagna elettorale cercando di tenere a galla una barca che affonda. Da settembre partirà una grande mobilitazione, busseremo alle porte degli italiani per far conoscere cosa ha prodotto, in questi due anni, il governo Berlusconi. Busseremo anche alle porte dei leader del Pdl per far capire quali sono i problemi dei cittadini, oggi alle prese con un'economia che va male, le tariffe che aumentano, i posti di lavoro a rischio e le tasse che si fanno più pesanti. Problemi di un Paese reale che questa maggioranza non affronta in alcun modo”.

Dello stesso parere anche Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche della Camera. “La mobilitazione lanciata dal Pd è la risposta concreta di una opposizione seria abituata a confrontarsi con i fatti all’inconcludenza del governo. Si tratta di un’operazione che dimostra la forza e la vitalità del Pd, una scelta che giunge al momento opportuno e che permetterà di far sapere direttamente agli italiani che una alternativa è possibile. Il vertice di oggi ci riconsegna un paese bloccato sulle promesse mai realizzate da Berlusconi. Anche oggi ne abbiamo avuto la prova. Le proposte di oggi sono le stesse del ‘94 del 2001 e del 2008, le stesse mai realizzate. Il Pd è pronto a presentare agli italiani una alternativa”.

“Una raccolta di firme per chiedere una riforma della legge elettorale che restituisca agli elettori la facoltà di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e blocchi le mire presidenzialiste di Berlusconi, misure concrete per rilanciare sviluppo economico e lavoro, un federalismo solidale e non secessionista e disgregatore che porti il Mezzogiorno a pari dignità con il resto del paese, l’Europa come riferimento politico e culturale per spingere l’Italia ad avere un ruolo nel governo della globalizzazione, economica e sociale”. Sono questi i temi intorno al quale dovranno essere incentrate le proposte che il Partito democratico sottoporrà nella sua campagna di autunno agli elettori, secondo il vicepresidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella.

“E’ venuto finalmente il momento del ritorno del partito delle salsicce e della riscoperta delle politica sul territorio – ha sottolineato Pittella – la mobilitazione delle strutture locali del Partito e degli elettori delle primarie, sollecitata dal segretario Bersani per denunciare al Paese i danni provocati da questo governo e per presentare le ricette del Pd, non può essere un momento episodico, seppure “storico”, ma l’inizio di un nuovo modo permanente e sistematico di raccogliere gli umori e i bisogni della gente, forgiare classi dirigenti, elaborare insieme e lanciare soluzioni intorno a campagne su questioni chiare, sentite e concrete”.

A.Dra

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