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Per Gabriella Bascelli e Camilla Espana arrivederci al 2011

ROMA, 16 agosto 2010 – Gaby Bascelli prende la decisione più saggia con la piena condivisione della Canottieri Lazio, del CT della Nazionale Femminile Josy Verdonkschot e del Consiglio Federale. Niente Europei e niente Mondiali a causa dei noti problemi alla schiena che non le hanno regalato un momento di tregua nell’intera stagione 2010. Lo staff medico federale ha previsto un ulteriore tempo di recupero e terapia pari a tre mesi per la nostra campionessa europea, attualmente in Sudafrica dalla sua famiglia, che potrà così riprendere a remare dalla fine del novembre 2010 iniziando la preparazione in funzione delle qualificazioni olimpiche di Bled (agosto 2011) in proiezione Londra 2012.

“In questo modo potrò guarire con calma e pensare, passo dopo passo, alle Olimpiadi – dice Gaby – Nel frattempo vorrei fare i miei più sinceri complimenti a tutti gli atleti e allenatori Under 23 e Juniores per le loro prestazioni ai Mondiali e porgere un grandissimo in bocca al lupo a tutti gli atleti che devono ancora partecipare agli Europei ed ai Mondiali in Nuova Zelanda. Vorrei anche ringraziare il mio Circolo Canottieri Lazio, Presidente Alfonso Rossi e allenatore Giovanni Sorrentino, Consigliere Baldo Marconi e tutti i soci e atleti (la sua seconda famiglia n.d.r) per l'appoggio, sostegno e soprattutto comprensione nel mio momento di difficoltà e la possibilità che mi hanno concesso per poter guarire. Tornerò presto per rivestirmi di bianco-celeste e azzurro”.

Nonostante questo difficile momento agonistico, c’è un nuovo importante riconoscimento per la vogatrice azzurra che è stata scelta come membro della Model United Nations e terrà il suo primo dibattito il prossimo 1 ottobre.

Arrivederci al 2011 anche a Camilla Espana, fiorentina under 23 in forza all’Aniene: due ori e due argenti nel quattro senza Junior e Under 23, anche per lei ci sarà ancora un lungo periodo di riabilitazione (possibile anche l’operazione) dopo l’accidentale infortunio al polso destro, avvenuto in occasione del Memorial D’Aloja, e rivelatosi più grave del previsto

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