“Non darei la comunione a Vendola perché ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante…Se muore un gay certamente me ne dolgo e prego per lui, ma non posso celebrare una messa funebre per la semplicissima ragione che è morto senza pentimento”. Questi gravissimi giudizi sono stati espressi con sconcertante disinvoltura dal vescovo emerito di Otranto, Vincenzo Franco. Vorrei ricordare al vescovo, l'ammonimento di S. Giacomo: “Il giudizio sarà senza misericordia per chi non ha usato misericordia” (Gc 2,13). Certamente Giacomo si basava sulle parole del Signore: “Perché osservi la pagliuzza che sta nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che sta nel tuo? Oppure: come puoi dire al tuo fratello: « Lascia che io tolga dal tuo occhio la pagliuzza »; ed ecco, la trave è là nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave nel tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello” (Mt 7,3 – 5). Il vescovo, però, nell'occhio del fratello ha visto una trave, non una pagliuzza. Evidentemente l'uomo della Chiesa si specchia negli occhi dei fratelli, ed altro non può osservarvi che il riflesso di massicce travi.
Francesca Ribeiro