Checché se ne dica, dopo aver ascoltato (e sto tuttora ascoltando in diretta) in parlamento in merito alla mozione di sfiducia Caliendo, mi vien da dire che in data odierna è finita un’era, che portava il nome “berlusconismo” anche se, per un bel po’, ne dovremo sorbire i suoi diversi colpi di coda. Si è trattato infatti di una grave patologia che nulla aveva a che fare con la politica, ma che si era proposta come soluzione ai problemi personali del suo fondatore. Ancor oggi, stento a credere che gli Italiani abbiano potuto essere irretiti in maniera tanto ingenua e plateale da un soggetto che vendeva fumo, facendolo pagare mettendo le mani sulle loro tasche.
Umanamente, anche se non è ancora caduto (ma che potrà fare in futuro ?!) Berlusconi mi fa un po’ di pena in quanto, l’uno dopo l’altro, l’hanno abbandonato, dopo averlo sfruttato per formare le loro nicchie di potere e quindi diventare più visibili, tanti personaggi non solo “tornacontisti”. Casini, Fini ed altri ne sono l’ultima e lapalissiana conferma. Diciamo la verità, anche se ora possono far comodo.
C’è da immaginare ciò che in questi anni Berlusconi deve aver promesso a tanti politici allo scopo di non essere abbandonato, tanto da considerarlo ora come un uomo “solo”, lontano anni luce da quell’obiettivo che fino a ieri era nei suoi pensieri: la Presidenza della Repubblica., ora definitivamente un flop a tutti gli effetti…
Riflettendo sui 18 anni passati sotto il berlusconismo, mi viene la nostalgia della… vecchia D.C. che potrebbe insegnare molto a questo governo.
Ora non c’è più nulla di tutto questo e, se dovessi avere come riferimento la legalità, dovrei – ahimè – osannare ad Antonio Di Pietro che, ascoltato pochi istanti fa sulla mozione di sfiducia a Caliendo, ha mostrato di essere una persona seria. E soprattutto con gli attributi ! E non certo giustizialista !
Tutti gli altri, e non è populismo dialettico il mio, appaiono solo interessati alla poltrona. Alla faccia del popolo italiano !
Arnaldo De Porti
