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QUANDO LO STATO BARA AL GIOCO

Una delle assurdità più evidenti che mi sembra doveroso sottolineare è il rapporto inquinato tra le Istituzioni e la febbre del gioco organizzato .

Da una parte si organizzano corsi per prevenire la dipendenza da macchinette, videopoker ed altre pericolose gioco-dipendenze, dall’altro si permette l’apertura ovunque di sale giochi che portano fatalmente alla rovina delle persone.

Nessuno ha un’idea di quante persone semplici, pensionati, casalinghe bruciano in poche ore stipendi e pensioni alle macchinette dei bar causando una vera e propria paga sociale.

Non solo: se per decenni si è detto di no all’apertura di nuovi casinò – dove per lo meno i giocatori sono controllati e identificati – si incentiva e si pubblicizza ora il gioco elettronico via internet dove nessuno controlla nulla (compreso il fatto che non giochino minorenni) e dove i giocatori fanno regolarmente la parte dei polli.

Intanto si moltiplicano non solo le lotterie ma ogni sorta di “gratta e vinci” dove i rapporti tra monte premi e giocate è risibile, a tutto danno dei giocatori.

Quanti, acquistando un biglietto (che in euro “cuba” poco, ma se il suo costo fosse ancora espresso in lire imporrebbe rispetto) si rendono conto che oltre il 70% della loro giocata se ne va in tasse e diritti e che quindi la probabilità matematica di vincita è del tutto sganciata dalla vincita effettiva?

Perché – invano su questo ho chiesto un intervento governativo – su ogni giocata, biglietto, ricevuta di pagamento non vengono indicatele probabilità di vincita e quella effettivamente pagata? Perché se su un pacchetto di sigarette si scrive che “il fumo danneggia la salute” su un gratta e (non) vinci non si scrive “ In questo gioco si paga solo il 28% in vincite di quanto viene giocato” … Forse tutti sarebbero più cauti a buttare via i loro soldi.

Invece lo stato fa il biscazziere, incassa somme imponenti ma si fa comunque anche soffiare buona parte della torta da tutta una corte di truffatori, manipolatori di macchinette, stampatori di giochi fasulli e quando finalmente (molto di rado) si mettono le mani sui responsabili di qualche mega-truffa (come il recente sequestro di oltre 100.000 macchinette taroccate) alla fine tutto si imbroglia e le indagini sostanzialmente finiscono in niente. E queste cose non sono un gioco!

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