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MAFIA: BERSELLI, APPROVAZIONE PIANO STRAORDINARIO E’ ENNESIMO SUCCESSO DEL GOVERNO E DELLA MAGGIORANZA

di Dario Caselli

Presidente, oggi (3 agosto) l'Aula approva il Piano straordinario contro le mafie. Di cosa si tratta?
“E' un provvedimento molto importante che prevede un'iniziativa strategica nella lotta contro la criminalità organizzata. Infatti in questo caso parliamo di piano straordinario contro le mafie e non solo contro la mafia e quindi un'azione globale e ad ampio raggio. Sono previste non soltanto misure di carattere repressivo, cioè l'aumento delle sanzioni penali, ma anche di natura preventiva come l'ineleggibilità e restrizioni di prevenzione patrimoniali. Inoltre ci sarà la nascita di un'agenzia che dovrà sovrintendere tutto ciò che riguarda l'attività di sequestro e di confisca. Sono una serie di iniziative quanto mai attuali tanto che è un provvedimento approvato all'unanimità dalla Camera”.

Al Senato però è stato necessaria la dura presa di posizione del Pdl e del presidente Schifani per assicurare il voto di oggi…
“Appunto. Quello che sorprende è stato l'atteggiamento delle opposizione. Infatti quando è arrivato al Senato ci aspettavamo un iter veloce e tranquillo con un voto unanime come quello della Camera. Ed invece abbiamo trovato una resistenza molto forte da tutte le opposizioni, visto che non volevano e hanno cercato di impedire in tutti i modi che il Senato approvasse questa legge. Una legge, è bene chiarire, molto attesa e soprattutto in linea con quelle che sono le attese dell'opinione pubblica. In pratica loro non volevano che il governo utilizzasse questa nuova legge contro la mafia, dimostrando di aver messo un altro tassello nella lotta contro la mafia”.

Da qui un atteggiamento ostruzionistico…
“Hanno cercato di bloccare il provvedimento in Commissione, ma noi abbiamo insistito ed alla fine il ddl è arrivato in Aula anche se senza relatore visto che non siamo riusciti a concludere la discussione in Commissione. Il Presidente Schifani essendo siciliano ha immediatamente anticipato che il Senato avrebbe approvato il testo licenziato dalla Camera come segno della particolare attenzione nei confronti della criminalità organizzata. Ed invece l'opposizione ha cercato in tutti i modi di impedire che questo avvenisse secondo un modesto calcolo di bottega. E tutto questo anche se noi avevamo fatto una proposta di dialogo alle opposizioni”.

Quale?
“Abbiamo fatto diversi tentativi per raggiungere un'intesa con l'opposizione. Sia il presidente Vizzini che io abbiamo dato massima disponibilità perchè subito dopo l'approvazione in via definitiva ci si potesse mettere attorno ad un tavolo e concordare una nuova normativa secondo le indicazioni del centrosinistra”.

In pratica una nuova legge…
“Proprio così, una sorta di leggina che tenesse conto delle indicazioni delle opposizioni. La normativa antimafia, infatti, è un cantiere aperto e non è che con questo Codice adesso abbiamo concluso. Nulla avrebbe vietato o vieterebbe che tra due mesi si valutassero ulteriori iniziative. Non sono mai sufficienti le iniziative contro la mafia. Quindi disponibilità ad un'ulteriore normativa ma dopo aver approvato questo piano. Ma tutto è stato inutile”.

Presidente, per concludere cosa prevede questo piano?
“Come ho detto la normativa varata si riferisce ad un'azione coordinata e sistematica con misure di contrasto alla criminalità organizzata e soprattutto dal punto di vista patrimoniale, ed è questo che interessa alle mafie. Quando si interviene sul portafoglio si sono ottenuti dei grossi risultati. Questo governo in tal senso ha ottenuto grandi risultati ed infatti ormai i grandi capi della mafia latitanti si contano sulle dita di una mano. Inoltre sono previste delle misure per evitare ai condannati per questi reati di potersi poi ricandidare alle elezioni. C'è poi tutto il discorso sulla tracciabilità dei flussi finanziari perchè ormai ci si deve rendere conto che la mafia non è più quella di una volta. E' la mafia dei colletti bianchi, che fa operazioni su scala internazionale, che ricicla e pulisce i capitali della mafia. Contro tutto questo si schiera il provvedimento che oggi votiamo”.

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