di Oronzo Valentini
Dopo lo show down di 2 giorni fa, scopriamo l’ennesimo flop politico degli ex colonnelli.
Le rassicurazioni date al Presidente del Consiglio sulla conta dei parlamentari nei due rami del Parlamento hanno tratto in inganno il leader maximo.
Non credo di essere lontano dalla verità, se affermo che il ministro La Russa ha garantito fino all’ultimo giorno: “Silvio è il momento, non raggiungeranno neanche 20 deputati alla Camera”. Per non parlare dell’entusiasmo di Gasparri nel riferire al capo: “Al Senato non riusciranno neppure a formare il gruppo”.
Et voilà, il gioco è fatto. Nasce Libertà e Futuro per l’Italia con numeri consistenti sia alla Camera che al Senato e Berlusconi, abbandonando il piglio dell’imprenditore severo, dopo il licenziamento in tronco dei dipendenti infedeli, indossa le vesti del buon padre di famiglia e definisce il gruppo vicino al Presidente Fini come un alleato al pari della Lega di Bossi.
Per l’ennesima volta, riconosco a Berlusconi un’abilità eccezionale nell’affrontare con fermezza e tranquillità, seppur apparente, l’ennesimo cambio di strategia nella sua scalata alla conquista del PdL, che vorrebbe inserire nell’elenco delle tante aziende di famiglia.
Allo stesso tempo rifletto sulle prossime mosse del Cavaliere e la domanda sorge spontanea: vuoi vedere che, dopo il manager sleale, è il turno degli impiegati incapaci?
Tornando alle previsioni del tempo di La Russa, certamente non aveva sbagliato nel prevedere l’arrivo di una perturbazione, peccato che era convinto di esserne al riparo.
Dalle mie parti si dice che chi semina vento raccoglie tempesta.
