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Caro Silvio, giù le mani da Pertini

di Massimiliano Tancioni

On. Berlusconi, a lei che cita impropriamente Pertini a suo uso e consumo contro il Presidente FINI vorrei ricordare queste parole dell’amato presidente della Repubblica.
La Costituzione è la bussola da seguire, politica e soprattutto morale: «Dietro ogni articolo della Costituzione stanno centinaia di morti nella Resistenza, quindi la Repubblica è una conquista e dobbiamo difenderla, costi quel che costi. Ma dobbiamo difenderla dalla corruzione. La corruzione è una nemica della Repubblica. I corrotti devono essere colpiti senza nessuna attenuante, senza nessuna pietà E dare loro solidarietà, per ragioni di amicizia o di partito, significa diventare complici di questi corrotti.
Bisogna essere degni del popolo italiano.
Non è degno di questo popolo colui che compie atti di disonestà e deve essere colpito senza alcuna considerazione. Guai se qualcuno, per amicizia o solidarietà di partito, dovesse sostenere questi corrotti e difenderli. In questo caso l’amicizia di partito diventa complicità ed omertà. Deve essere dato il bando a questi disonesti e a questi corrotti che offendono il popolo italiano. Offendono i milioni e milioni di italiani che pur di vivere onestamente impongono gravi sacrifici a se stessi e alle loro famiglie. Quindi la legge sia implacabile, inflessibile contro i protagonisti di questi scandali, che danno un esempio veramente degradante al popolo italiano».

Ora si chieda se non sia il caso che Lei ed altri notabili del PdL e della politica in generale, anche se io mi preoccupo per quanto accade nella mia parte e non degli altri, non dobbiate seguire questo di esempio.

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