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SI FRANTUMA IL PDL

E’ difficile sintetizzare in poche righe la mia profonda tristezza per come stia procedendo il “divorzio” tra Fini e Berlusconi.

Hanno vinto i falchi di entrambi gli schieramenti con i due leaders che forse ancora non si rendono conto di come la scelta di non volersi confrontare sui contenuti, anziché dar fiato alle polemiche, porterà – temo – non solo alle divisioni di oggi ma a molti altri disastri futuri. La reciproca antipatia personale ha prevalso sul dovere di cercare un minimo di accordo centrato sulle cose concrete e sui principi che comunque li uniscono.

Forse i “consiglieri” di entrambi non sono poi dei così grandi strateghi politici se non hanno considerato i rischi cui ora espongono tutta la coalizione di governo.

A chi mi chiede “da che parte stai?” rispondo che continuo ad essere una persona di Destra che ha lavorato per tutta la vita per renderla credibile ed inserirla a pieno titolo e con orgoglio nel contesto della politica italiana. Ero scettico – leggete “Il Punto” degli anni scorsi – sulla confluenza accelerata di AN nel PDL senza prima un profondo chiarimento programmatico, politico e nei rapporti interni. Ma proprio Fini volle assolutamente quel passo (così come scelse di fare il presidente della Camera) e solo pochi mesi dopo lo cancella: che senso ha? Forse non conosceva prima pregi e difetti di Berlusconi, il suo carattere e il suo modo di fare? Così – io glielo ho personalmente scritto e ripetuto – Fini sembra non rendersi conto che a perderci più di tutti è il nostro mondo umano che si frantuma, i nostri elettori – soprattutto del Nord, dove la Lega gongola – che furono di AN, la comunità della gente che aveva avuto fiducia in lui.

Resto deputato del PDL perché in questa lista mi hanno eletto (meglio:”nominato”) e non sarebbe coerente e corretto andarsene, ma non posso che sottolineare come manchi nel partito una vera dialettica interna, una volontà e possibilità di discutere, un rapporto sereno tra i diversi esponenti del PDL. Soprattutto resto perché è comunque giusta la scelta politica strategica di avere finalmente in Italia un grande partito di centro-destra che pur abbia in sé diverse anime ed in questa prospettiva la rottura di oggi è assurda.

E’ vero che Fini è stato provocato per mesi su certi giornali: un attacco quotidiano a volte strumentale e demagogico che ha solo montato astio, esasperazioni e contrapposizioni, ma anche lui – prima e dopo questi attacchi – ha assunto spesso posizioni contraddittorie (da principi etici al voto agli immigrati, alla cittadinanza) senza mai confrontarsi nel partito, così come certi suoi amici spesso è meglio fossero stati zitti.

E se da una parte sconcertano le “rivelazioni” per l’appartamento a Montecarlo restano grandi ed irrisolti alcuni problemi di trasparenza nel PDL dove la “questione morale” è diventata importante e non può essere nascosta o minimizzata perché rischia di compromettere la credibilità di tutto il partito. Mediti Berlusconi su queste cose, perché altrimenti temo che altri se ne andranno e alla fine calerà anche il suo consenso elettorale.

E’ un momento buio dove occorreva più calma, più volontà reciproca almeno a parlarsi, più consapevolezza che milioni di italiani ci guardano preoccupati dopo aver avuto fiducia in noi e sono del tutto sconcertati dalla piega degli eventi, anche perché stretti da ben altri problemi.

Riflettiamo come negli stessi giorni in cui il governo vara una riforma economica coraggiosa per salvare il paese dal baratro, mentre si avviano la riforma dell’università, un nuovo codice della strada, il federalismo fiscale e sono sul tappeto altre decisioni importanti per l’economia, il lavoro e il futuro dell’intera nazione tutto si perde e si sgretola in reciproci insulti.

Così come non posso non essere turbato se – nelle stesse ore in cui giovedì sera si concretizzava la spaccatura – il ministro La Russa spiegava alla Camera come il maresciallo Mauro Gigli si sia volutamente sacrificato in Afghanistan salvando altre vite di soldati italiani. Paragonando queste due ben diverse situazioni ogni altro commento mi sembra semplicemente assurdo.

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