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NASCE “Futuro e Libertà  per l’Italia": il Premier ha il diritto/dovere istituzionale di andare al Colle

33 deputati lasciano il Partito di Silvio Berlusconi: (Bocchino, Briguglio, Granata, Raisi, Barbareschi, Proietti, Divella, Buonfiglio, Barbaro, Siliquini, Perina, Angela Napoli, Bellotti, Di Biagio, Lo Presti, Scalia, Conte, Della Vedova, Urso, Tremaglia, Bongiorno, Paglia, Lamorte, Ruben, Menia, Angeli, Ronchi, Moffa, Cosenza, Patarino, Polidori, Consolo, Souad Sbai), per costituire il gruppo parlamentare “Futuro e Libertà per l'Italia”, ha dato la comunicazione, Il vicepresidente della Camera dei Deputati, Maurizio Lupi questo pomeriggio, venerdì 30 Luglio, che ai sensi dell'articolo 14, comma 1 del regolamento della Camera dei Deputati. Dopo questo ribaltone, con la fuori uscita del cofondatore Fini, finisce il Pdl, Berlusconi non ha piu’ il consenso popolare ottenuto all’elezioni, a stabilirlo e’ la Porcellum, con le liste bloccate e il premio di maggioranza. Il premio di maggioranza va al Partito o coalizione ( come in questo caso) che prende piu’ voti, vista l’impossibilta’ di calcolare matematicamente in toto i voti ottenuti dai 33 + Fini, Berlusconi non ha piu’ il consenso elettorale. Il Premier deve recarsi al Colle e consultare il Presidente della Repubblica, che dopo aver a sua volta sentito i Presidenti di Camera e Senato [ art.Cost.88) decidera’ di conseguenza. Non spetta al Premier decidere del destino del popolo e’ solo una figura istituzionale nominata.

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