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Lotta alla mafia: ricordando Rocco Chinnici

Il 29 luglio, era il 27° anniversario dell'uccisione di Rocco Chinnici. Ho voluto ricordarlo oggi alla Camera con un mio intervento. Il governo se ne era dimenticato.

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, vorrei intervenire sull'ordine dei lavori solo per ricordare a quest'Aula che ieri era il ventisettesimo anniversario dell'assassinio di Rocco Chinnici. Rocco Chinnici era un magistrato che ha combattuto la mafia stando in trincea, stando in prima linea e per questo è morto. È anche colui che ha creato il pool antimafia chiamando accanto a sé Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello.
Egli ha compreso che era dalla scuola che si doveva partire, per combattere la mafia.
Vorrei ricordare insieme a lui – ucciso il 29 luglio 1983, con una FIAT 127 imbottita di esplosivo – anche i due uomini della scorta che sono morti con lui: il maresciallo dei carabinieri Mario Trapassi e l'appuntato Salvatore Bartolotti, nonché il portiere dello stabile Stefano Li Sacchi. Credo sia giusto ricordarli (Applausi).
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il Ministro Alfano. Ne ha facoltà.
ANGELINO ALFANO, Ministro della giustizia. Signor Presidente, il Governo ricorda, unitamente al Parlamento, la figura del giudice istruttore Rocco Chinnici, giudice che pensò, ideò e inventò una strategia organizzativa degli uffici giudiziari, che si rivelò la più efficace, cioè quella da costituzione delle squadre e dei pool che combattono la mafia. Egli è la prima vittima di una grande strage, che lo colse proprio nel centro di Palermo.
Vorrei altresì ricordare che mandanti ed esecutori di quella strage sono oggi detenuti presso le carceri italiane, e che ho rinnovato il 41-bis, l'anno scorso, a uno degli esecutori della strage – precisamente al mafioso che aveva premuto il telecomando – riapplicandolo dopo che un tribunale glielo aveva tolto (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania e Unione di Centro).
Credo che questo commiato e questo ricordo possano essere consolidati con un ricordo operoso di una strategia antimafia che, in questo Parlamento, ha trovato recente ultimo suggello attraverso l'approvazione unanime del codice antimafia, che, martedì, sarà sottoposto – con l'auspicio di un'analoga unanime approvazione – al Senato della Repubblica per la sua approvazione definitiva.
Credo sia il modo migliore per commemorare Rocco Chinnici (Applausi dei deputati dei gruppi Popolo della Libertà, Lega Nord Padania, Unione di Centro e di deputati del Partito Democratico).
Il Ministro Alfano ha strumentalizzato l’intervento per vantare successi personali e del governo nella lotta alla mafia. Per questo ho successivamente emesso il seguente comunicato stampa:
“Spiace che il governo ed il ministro Alfano – aggiunge Borghesi – si siano ricordati di Rocco Chinnici solo dopo la nostra sollecitazione e soprattutto che ne abbiano strumentalizzato il ricordo per fini politici, per sollecitare l'approvazione del codice anti-cosche e rivendicare poi un merito politico. Sono altri i modi per onorare la memoria di chi ha sacrificato la vita per combattere la mafia e per rendere giustizia a figure straordinarie come quella del magistrato Chinnici”.

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