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Legge “mancia”: se il sindaco è deputato la “mancia” è più grande

Imperturbabili, poco conseguenti a ciò che ci circonda, a lavoratori che continuano a perdere il posto, alla povertà che interessa sempre più famiglie, agli emotrasfusi che non avranno più la rivalutazione delle loro indennità, e così via, hanno deciso, trasversalmente, la distribuzione di piccole somme, l’elargizione di vere e proprie mance, frammentate in rivoli che non serviranno se non a mantenere qualche voto degli aderenti a qualche società sportiva, a qualche gruppo parrocchiale (ma non c’è già l’otto per mille?).
Hanno ammantato gli interventi con paroloni come “ristrutturazione immobile adibito a caserma” (con 30.000 euro?), “interventi su impianti sportivi” (con 10.000 euro?), “realizzazione di laboratori scientifici”(con 20.000 euro?), “potenziamento strutture per attività sociali” (con 20.000 euro?), “allargamento sottopassi ferroviari” (con 25.000 euro?), “ampliamento centro raccolta rifiuti” (con 20.000 euro?), “sistemazione strade” (con 20.000 euro?), “costruzione strada di collegamento” (con 25.000 euro?), “realizzazione impianto polivalente per calcetto a 5 (con 30.000 euro?), “manutenzione straordinaria chiesa” (con 20.00 euro?), “variante viabilistica” (con 20.000 euro?), “ampliamento strutturale parrocchia” (con 10.000 euro?), e così via.
Non mancano poi deputati che in pieno conflitto di interessi hanno dato denaro a se stessi in quanto sindaci o presidenti di provincia. Eccoli:
Maria Teresa Armosino, deputata del Pdl e presidente della Provincia di Asti: 650.000 euro
Roberto Simonetti, deputato della Lega e presidente della Provincia di Biella: 100.000 euro
Daniele Molgora, deputato della Lega e presidente della Provincia di Brescia: 100.000 euro
Antonello Iannarilli, deputato del Pdl e presidente della provincia di Frosinone: 100.000 euro
Adriano Paroli, deputato del Pdl e sindaco di Brescia 450.000 euro
Giulio Marini, deputato del Pdl e sindaco di Viterbo 50.000 euro
Remigio Ceroni, deputato del PdL e sindaco di Rapagnano 200.000 euro
Michele Pisacane, deputato Udc e sindaco di Agerola 300.000 euro
Giovanna Negro, deputata della Lega e sindaco di Arcole 60.000 euro
Claudio D’Amico, deputata della Lega e sindaco di Cassina de’ Pecchi 110.000 euro
Luciano Dussin, deputato della Lega e sindaco di Castelfranco Veneto 100.000 euro
Raffaele Stancanelli, senatore del PdL e sindaco di Catania 250.000 euro
Adriana Poli Bortone, senatrice Udc e vicesindaco di Lecce 150.000 euro
Nicolò Cristaldi, deputato e sindaco di Mazara del Vallo 100.000 euro
Riccardo De Corato, deputato PdL e vicesindaco di Milano 300.000 euro
Gianluca Forcolin, deputato Lega e sindaco di Musile sul Piave 100.000 euro
Alessandro Montagnoli, deputato Lega e sindaco di Oppeano 24.000 euro
Pierguido Vanalli, deputato Lega e sindaco di Pontida 100.000 euro
Maurizio Leo, deputato Pdl e Ass. Bilancio di Roma 500.000 euro
Sesa Amici, deputata PdL e sorella del sindaco di Roccagorga 128.000 euro
Osvaldo Napoli, deputato PdL e sindaco di Valgioie 90.000 euro
Gianluca Buonanno, deputato Lega e sindaco di Varallo Sesia 100.000 euro
Italia dei Valori ha sempre votato contro, come in passato.
Così gli interventi (come da verbale in Commissione)
“Il gruppo dell'Italia dei Valori ha proposto che una quota pari a euro 1.300.000 delle predette risorse sia destinata al Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398; [cioè a riduzione del debito pubblico]”
E in dichiarazione di voto:
“Antonio BORGHESI (IdV) fa presente che il gruppo dell’Italia dei Valori è contrario alla distribuzione di denaro a pioggia e rileva che con la somma di 50 milioni impegnata dalla Commissione si sarebbe potuto realizzare un intervento maggiormente significativo.”

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