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Quoque tu, Fini brutto filio…

Si è scritto e riscritto su Gianfranco Fini e sui suoi accoliti. Una cosa è certa che si possono avere tutte le ragioni di questo mondo, ma pugnalare alle spalle chi ti ha fatto del bene e tradire i suoi sostenitori (elettori) è un atto di infamia.
Se pure avesse ragione in qualche benchè minima questione, Gianfranco Fini e la sua minoranza, perchè si tratta di un esigua minoranza, non ha nessun diritto di fare “show” per esternare le proprie ragioni, ma esiste un altro luogo per discuterne e arrivare a conclusioni che non avrebbero scontentato nessuno. Perchè Berlusconi, sa che significa “libertà” e per questo ha voluto “il popolo delle liberta”, una casa dove tutti i suoi membri possono esprimere le proprie idee e proposte e arrivare a una sintesi. Ma la verità, e ne sono convinto, è che questa minoranza, si comporta come la sinistra extraparlamentare, cioè vorrebbe imporre le proprie idee senza passaggi democratici, con il terrorismo politico, il ricatto politico, la minaccia politica e l'infamia, alleandosi al peggior giustizialismo dipietrista e ai sistemi stalinisti della peggior sinistra. Per un solo unico motivo: avere più spazi di potere e non per il bene del paese.
Il paese aveva, e ha bisogno di risolvere i suoi problemi e il centrodestra con un maggioranza cosi ampia, poteva, e può fare tanto. Era impensabile che si sarebbe incappati in un opposizione cosi becera proprio nel suo interno, che fa sponda alla minoranza e che rallenta i lavori del governo e del parlamento.
Fini ancor più vigliaccamente, ha utilizzato la posizione autorevole, che Berlusconi ha fatto di tutto per fargliela avere, di Presidente della Camera, per colpire alle spalle. Non parlo nemmeno di Bocchino e Granata, due insignificanti della politica, ma che danno fiato alle loro bocche perchè cani aizzati dal loro “padrone”.
Credo che se avessero un poco di attributi, ma non è cosi, sarebero dovuti andar via, e allora io direi di metterli democraticamente alla porta, con i mezzi che la democrazia statutaria dà.
Povero Berlusconi, come Giulio Cesare, subire queste pugnalate dai suioi uomini e dai suoi figli è proprio un colpo che non ci voleva.
“Quoque tu, Fini brutto filio…”

Gennaro Ruggiero

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