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BUONGOVERNO: E’ partita la rivoluzione federalista

La rivoluzione liberale è partita. Il provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri sulla qualità della spesa comunale rappresenta il primo passo (il più significativo) verso una forma di federalismo che “unisce” e non divide.

Quanto costa un rotolo di carta igienica a Molfetta e quanto a Paderno, Marostica, Pinerolo? Può sembrare una banalità, ma il provvedimento condiviso ieri dal governo introduce proprio meccanismi di spesa standard in tutt’Italia. Vale a dire, “unisce” la qualità della spesa e dei servizi su tutta la Penisola. Una volta entrato a regime, il decreto stabilirà (con le dovute modulazioni) spese omogenee e qualità dei servizi condivise in tutto il Paese; non solo nella pubblica amministrazione, ma anche nella Sanità: tant’è che è previsto una misura del genere anche per la definizione di standard qualitativi e di servizi (quindi, anche di costi) nella Salute pubblica.

In questo senso, il federalismo elaborato dal governo “unisce” l’Italia, non la divide. Non a caso, il governo ha deciso di far elaborare alla Sose (una società pubblica) l’elaborazione degli standard e della spesa comunale. La scelta non è casuale. La Sose è la società che per conto del ministero dell’Economia elabora gli studi di settore. Vale a dire quello strumento fiscale riservato ai lavoratori autonomi che in base a determinati parametri territoriali ed economici stabilisce quante tasse devono pagare artigiani e commercianti.
Ne consegue che nella definizione dei costi standard dei Comuni la Sose terrà conto del territorio. Nel senso che il rotolo di carta igienica a Marettimo costerà di più dello stesso rotolo acquistato dal comune di Segrate. Specularmente, la mensa scolastica potrebbe costare meno.
Insomma, il decreto approvato ieri sugli standard dei servizi e sulla spesa comunale è destinato a rivoluzionare l’Italia più di mille finanziarie. Anche perché, ha al proprio interno gli anticorpo destinati a combattere la corruzione: vera tassa che in tante aree del paese si sovrappone al costo dei servizi offerto ai cittadini. Ed è importante che il governo abbia deciso di partire proprio dal federalismo della spesa prima che dal federalismo fiscale. Il risanamento dei conti pubblici – come ripete ogni giorno la Commissione europea – non si ottiene attraverso un aumento della fiscalità, ma dal controllo dei meccanismi di spesa.

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