di Federico Gennaccari
Tra le priorità che il Senato deve approvare prima dell'estate c'è anche il disegno di legge di riforma dell'università. Ne parliamo con il relatore Giuseppe Valditara.
Come nasce questo provvedimento?
“Questo ddl ha l'obiettivo di fissare i principi della responsabilità e del merito nel sistema universitario. Approfondisce tutti i principali temi, dalla governance allo stato giuridico, dal fondo per gli studenti al reclutamento dei professori. Per riassumere si può affermare che attua un ridisegno organico del sistema universitario. Recepisce le migliori esperienze internazionali e quindi metterà il nostro sistema universitario in grado di competere con i principali Paesi dell'Ocse anche dal punto di vista della qualità”.
In aula saranno approvate altre modifiche?
“In aula contiamo ancora di fare qualche piccolo ritocco. Dobbiamo soprattutto intervenire per offrire prospettive più certe per i ricercatori a contratto e i ricercatori a tempo indeterminato. Il grosso del lavoro è stato fatto in Commissione che ha svolto un ruolo molto importante cambiando il testo del disegno di legge in modo significativo. In questo caso il Parlamento e la maggioranza hanno svolto un ruolo determinante per il miglioramento del ddl”.
Rapporti con l'opposizione…
“In Commissione sono stati all'insegna del dialogo. E' stato accolto anche qualche emendamento presentato dall'opposizione. Per l'aula ho visto che non hanno presentato molti emendamenti. Quindi speriamo che il dibattito in aula possa essere all'altezza del dibattito in Commissione, approfondito e di alto livello. Ora che si è avviato questo grande percorso di disegno riformatore dell'università italiana auspichiamo che nella prossima manovra finanziaria ci possano essere adeguate risorse per il sistema universitario italiano”.