SPIAGGE: BONELLI (VERDI): PRESENTEREMO DENUNCE PER ESTORSIONE

SPIAGGE: BONELLI (VERDI): PRESENTEREMO DENUNCE PER ESTORSIONE PRONTI ANCHE ESPOSTO A UNIONE EUROPEA E A REFERENDUM PER LIBERO ACCESSO A SPIAGGE A OSTIA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 'SOLE CHE RIDE' CONTRO MARE IN GABBIA
“Presenteremo denunce per estorsione nei confronti di chi impedisce ai cittadini italiani il libero accesso alle spiagge e al mare”. Lo dichiara il Presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, che insieme a un gruppo di militanti del 'Sole che ride' ha partecipato alla manifestazione nazionale “Il mare in gabbia” promossa a Ostia (Roma) dai Verdi ed altri comitati e movimenti, contro l'occupazione e la privatizzazione delle spiagge italiane.
“La situazione in Italia è vergognosa nonostante il diritto al libero accesso al mare sia garantito da una legge, viene sistematicamente negato il diritto alla balneazione – aggiunge il presidente del 'Sole che ride' -. per questo presenteremo anche un esposto all'Unione europea affinché i diritti degli italiani non continuino ad essere calpestati. Abbiamo, inoltre, deciso di promuovere dei referendum nelle città balneari italiane per garantire l'accesso al mare dei cittadini”.

La situazione sull'occupazione delle aree marittime demaniali è molto più grave di quanto non si dica, andiamo da un minimo del 40% fino al 70% nelle regioni più urbanizzate. In Italia ogni anno, mediamente, vengono rilasciate concessioni demaniali sulle coste per 160 milioni di metri cubi, pari a 534.000 appartamenti da 100 metri quadrati.

Sono 6.100 gli stabilimenti balneari che insistono sul demanio marittimo lungo i nostri 7.500 chilometri di costa. Per i canoni di concessione lo Stato incassa al massimo un centinaio di milioni di euro l'anno. Cosa c'è di tanto scandaloso? È che nell'Italia del bel mare del turismo le tariffe per l'affitto, o concessione demaniale, applicate da sempre dallo stato Italiano è la più bassa, quella a bassa valenza turistica. Se la legge fosse applicata correttamente l'introito dello Stato italiano per l'affitto delle sue coste e spiagge sarebbe molto maggiore (almeno 280 milioni di euro) rispetto ai 103 milioni di euro effettivamente incassati nel 2008.

“Le nostre spiagge – continua il leader ecologista – sono sempre e comunque date in affitto a prezzi ridicoli per un bene pubblico rispetto al giro d'affari, stimato da Nomisma, di 15 miliardi di euro”.

“Investire nella balneazione rende eccome – conclude Bonelli -. Le cabine sono mediamente affittate a un prezzo che varia dai 1.500 ai 3.000 euro a stagione. Solo con 100 cabine si ricavano tra 150.000 e 300.000 euro. Aggiungete ingressi, lettini, sdraio, ombrelloni, ristoranti, piscine, caffè, gelati, bibite, mentre i canoni che i gestori devono pagare al Demanio sono sempre e comunque irrisori”.

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