Il Senatore Micheloni presenta un disegno di legge sui frontalieri

Previsto l'aumento del periodo di indennizzo per i frontalieri che perdono il posto di lavoro.
L'appoggio delle organizzazioni sindacali svizzere ed italiane

Il Senatore Claudio Micheloni ha presentato un disegno di legge di modifica della legge in materia di “trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori transfrontalieri in Svizzera e in Italia rimasti disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro”.
“Ho ritenuto necessario affrontare la questione dei frontalieri considerato che la pressante crisi economica si è ripercossa, inevitabilmente e con pesanti problematiche, anche su questa categoria di lavoratori, basti dire – ha affermato il Senatore – che secondo le ultime stime i lavoratori frontalieri italiani in Svizzera sono circa 50.000 e che rispetto al 2008, lo scorso anno si è registrato un aumento di lavoratori che hanno perso il posto di lavoro pari al 40-50%, aumento registrato soprattutto nell'industria in generale ed in particolare manifatturiera”.
Il disegno di legge, che porta anche la firma dei Senatori Barbolini, Pegorer, Bertuzzi e Randazzo, intende aggiornare le disposizioni relative al trattamento di disoccupazione speciale riservate ai lavoratori frontalieri in seguito alla perdita del lavoro, disciplinate dalla legge 147 del 5 giugno 1997. “Le attuali problematiche del mondo del lavoro – ha spiegato Micheloni – hanno reso necessario un aggiornamento di quelle disposizioni per non penalizzare ulteriormente i lavoratori e le famiglie dei frontalieri. E' necessario anche ricordare che da giugno 2009 è cessata la retrocessione dei contributi da parte svizzera, mentre i lavoratori frontalieri continuano a versare i premi per l'assicurazione disoccupazione in Svizzera e l'INPS continua a pagare le indennità di disoccupazione”.
Inoltre, questi lavoratori subiscono una disparità di trattamento rispetto ai colleghi svizzeri: mentre ad un lavoratore italiano spetta un'indennità compresa tra il 25 e 50% del salario percepito durante l'ultimo anno di lavoro in Svizzera, l'indennità percepita dal lavoratore svizzero è pari al 70-80%. Il Senatore Micheloni ha anche fatto notare che le organizzazioni sindacali italiane e svizzere da tempo impegnate nella tutela dei lavoratori frontalieri (CGIL, CISL, UIL, OCST, SYNA, UNIA e USS), “sostengono la proposta di garantire la disoccupazione anche a quei lavoratori che hanno accumulato negli ultimi due anni periodi di malattia o infortunio, che vanno considerati periodi neutri. Questo perché, secondo la legislazione svizzera, ai lavoratori costretti a sospendere l'attività a causa di un infortunio o di una malattia, attualmente non viene riconosciuto alcun contributo previdenziale, a differenza di quanto avviene in Italia”.
Altro aspetto rilevante previsto nel disegno di legge, l'opportunità di elevare l'indennità per i lavoratori che “si rendano disponibili al mutamento di settore, di mansioni e luogo di lavoro mediante la frequenza di appositi corsi di aggiornamento e riqualificazione professionale”.
Il disegno di legge presentato dal Senatore Claudio Micheloni, inoltre, dispone “che il periodo di indennizzo previsto per i lavoratori frontalieri che restano disoccupati per cause non imputabili a loro, attualmente di 12 mesi, venga portato a 18 per tutti i lavori di età compresa tra i 50 ed i 55 anni e a 24 mesi per i lavoratori di 56 anni e oltre”.

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