TRIVELLAZIONI: BONELLI (VERDI); SERVE MORATORIA PER MARI ITALIANI

GOVERNO METTE A RISCHIO MEDITERRANEO PER UN PUGNO DI BARILI
“Il fatto che Shell definisca il patrimonio del petrolio off shore italiano un 'autentico tesoro' è sintomatico di quanti appetiti si stiano sviluppando sulla presunta ricchezza di idrocarburi del nostro Paese. Onde evitare che anche i mari italiani possano rischiare disastri ambientali come quello del golfo del Messico è necessaria una immediata moratoria alle trivellazioni nel Meditaerraneo. Il limite di cinque miglia alle trivellazioni del ministro Prestigiacomo è inutile perchè come dimostra l'incidente della BP le macchie di petrolio non conoscono limite di miglia e possono devastare aree vastissime”. Lo dichiara Angelo Bonelli, Presidente nazionale dei Verdi commentando il rapporto Texas Italia sullo sfruttamento delle risorse petrolifere in Italia presentato oggi da Legambiente

“Sono 100 le nuove trivelle pronte a perforare i fondali del Mediterraneo al largo delle nostre coste incuranti di ciò che sta accadendo nel Golfo del Messico – prosegue il leader del partito ecologista -. Eppure se accadesse un incidente come quello degli Stati Uniti nel Mediterraneo le conseguenze sarebbero enormemente più gravi. La macchia petrolifera del Golfo del Messico, infatti, secondo i dati dell'Agenzia federale statunitense per gli oceani e l'atmosfera, il Noaa, è grande come il Centro Italia e una tale perdita di petrolio nelle nostre acque sancirebbe la morte definitiva del Mediterraneo. Il Golfo del Messico, infatti, ha un ricambio d'acqua che è prodotto dalla potente Corrente del Golfo, mentre nel Mediterraneo il ricambio delle acque verso l'Oceano Atlantico attraverso lo stretto di Gibilterra impiega 150 anni”.

“Vale la pena correre questo rischio, visto che ai ritmi attuali del consumo del nostro Paese le riserve petrolifere individuate accertate servirebbero per soli 20 mesi di consumi? – conclude Bonelli -. Questo non è altro che l'ennesimo regalo del governo Berlusconi alla lobby del petrolio che in questo caso è pronta a svendere svende e mettere a rischio un patrimonio come il Mediterraneo per un pugno di barili”.

Roma, 12 luglio 2010

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