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MAFIA: LUMIA (PD), NELLA TERRA DI ‘GOMORRA’ SERVE UNA CLASSE DIRIGENTE NUOVA E CORAGGIOSA

Un miliardo di beni sequestrati, uomini delle istituzioni coinvolti. L'operazione antimafia che colpisce il clan dei Casalesi, a Caserta, ha risvolti politici rilevanti che devono far riflettere e che non possono essere archiviati o trattati burocraticamente.

Da anni sappiamo che i Casalesi sono un'organizzazione mafiosa militarmente pericolosissima e ad alta capacità collusiva con l'economia e la politica. Schiavone non è solo un capo militare, lo stesso dicasi per Zagaria e Iovine, ancora latitanti.

La vicenda Orsi sulle ecomafie e sui rapporti della camorra con la politica non è un caso isolato. Ha ragione Saviano: nella terra di Gomorra si è sottaciuto, minimizzato, non si è presa sul serio la necessità di sfidare a Caserta i Casalesi con una classe dirigente adeguata e realmente capace di colpire gli interessi del clan. Anche Lorenzo Diana è stato sostanzialmente lasciato solo: le sue denunce su collusioni e complicità della politica, sullo stesso Cosentino, ma anche su Ferraro e Fabozzi non sono state valutate adeguatamente.

Adesso è tempo di scelte che non possono essere delegate alla magistratura. Le ordinanze degli ultimi anni parlano chiaro sulle gravi responsabilità di tutta la politica, che appare assoggettata ai clan. A tal proposito non ho ancora sentito parole chiare, né visto scelte coerenti.

Giuseppe Lumia

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