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Narducci: il blocco dei nuovi concorsi e dei trasferimenti del personale docente, ulteriori ostacoli che gravano sulla scuola italiana all’estero

Con una interrogazione a risposta in Commissione, Franco Narducci si è rivolto al Ministro degli affari esteri chiedendo il ripristino dell’applicazione delle norme contrattuali vigenti in materia di mobilità dei docenti all’estero, garanzie per il regolare inizio delle lezioni nelle scuole italiane all’estero, l'indizione delle prove di selezione e l'aggiornamento delle graduatorie, al fine di consentire alle scuole italiane all'estero e alle università straniere di poter avvalersi di personale in possesso delle professionalità richieste per la promozione e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo.

Va evidenziato, al riguardo, che con due distinti decreti l'amministrazione del Ministero degli Affari esteri ha da un lato sospeso le procedure di mobilità all'estero del personale docente e ATA in servizio nelle scuole italiane all'estero e nei lettorati di italiano presso le università straniere, e dall’altro ha rinviato al 31 agosto 2012 le procedure di selezione linguistica per la destinazione all'estero del personale docente e ATA di ruolo, che avrebbero dovuto svolgersi entro il 31 agosto 2009.

Decisioni che destano preoccupazioni perché attraverso strumenti di carattere amministrativo, si sospendono le vigenti norme del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore in discussione e, trattandosi di una palese violazione delle norme contrattuali, implicano il rischio di non garantire il regolare inizio delle lezioni nelle scuole italiane all'estero e nei lettorati di italiano presso le università straniere, con gravissime conseguenze per l'utenza scolastica italiana in tutto il mondo.

L’on. Narducci ha sottolineato anche che il rinvio delle prove concorsuali per la destinazione all'estero, per oltre 4 anni, ha determinato e determinerà l'esaurimento delle graduatorie delle diverse materie di insegnamento previste per le istituzioni scolastiche italiane nel mondo e nei lettorati di italiano presso le università straniere e l'impossibilità di reperire personale di ruolo in possesso di adeguate caratteristiche professionali e linguistiche da destinare alle suddette istituzioni, che rappresentano un elemento essenziale della promozione e della diffusione della nostra lingua e della nostra cultura nel mondo.

Il Sottosegretario agli affari esteri Alfredo Mantica, nella sua risposta, ha assicurato l’impegno del MAE per il rispetto delle norme contrattuali pur rimarcando il quadro di “forte contrazione delle risorse finanziarie a sua disposizione” che, tuttavia, non farà venir meno l’impegno “ad assicurare il regolare inizio delle attività didattiche per il nuovo anno”.

Rimane comunque la sospensione della mobilità “estero per estero” a domanda degli interessati che a detta del rappresentante del Governo farà risparmiare 450.000 Euro eliminando l’indennità di trasferimento da sede estera a sede estera.

Inoltre, per quanto riguarda l’indizione di nuovi concorsi il Governo ha riferito che “il Decreto Direzionale 3428 del 17 maggio 2010 si limita a prolungare la validità delle attuali graduatorie, per un periodo che non potrà superare il 31 agosto 2012. Il che non impedisce che l’aggiornamento delle medesime possa essere effettuato anche nel corso di questo stesso anno o del prossimo, a condizione che siano erogati i fondi necessari”, facendo notare che ancora una volta il problema “è di disponibilità finanziarie”. Infatti, a detta del Sottosegretario Mantica, “malgrado le reiterate richieste dell’Amministrazione degli Esteri, il capitolo su cui andrebbero finanziate nuove prove di accertamento linguistico – il 2471 – non presenta al momento alcuna disponibilità di fondi. Ed è per questo motivo che non è stato indetto già nel corso del 2009 il bando per l’indizione di nuove prove” ricordando anche che “la maggioranza delle graduatorie non risulta esaurita e che, per tale ragione, si sta procedendo regolarmente alle nuove nomine”.

Una risposta che non ha soddisfatto Narducci poiché oltre alla violazione delle norme contrattuali si deve considerare il disagio che incontrano i docenti all'estero, ed in particolare i lettori presso le università straniere, costretti dai provvedimenti del Governo a lunghe permanenze in sedi anche disagiate. E si devono considerare le difficoltà che si verificheranno all'avvio dell'anno scolastico per i ritardi negli arrivi dei docenti, un aspetto, ad esempio, che è stato lamentato più volte dal liceo artistico italo-svizzero di Zurigo.

Secondo il deputato eletto all’estero anche le decisioni adottate con i due decreti dimostrano una mancanza di strategia per la promozione della lingua e cultura italiana all’estero che proprio in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia dovrebbe avere il degno risalto.

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