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IL MAIE AL FIANCO DEI CONNAZIONALI

Sempre con gli italiani all'estero nel cuore, il lavoro del MAIE prosegue, anche in momenti di difficoltà e di crisi, come quello che stiamo attraversando. Malgrado le politiche attuali senza perdere mai la speranza in un miglioramento e soprattutto senza mai perdere le proprie radici, il Movimento Associativo Italiani all'Estero continua a lavorare per la difesa degli interessi dei connazionali residenti all'estero.
Mentre continua il suo percorso di crescita – raccogliendo nuove adesioni tra tanti giovani italiani che si stanno avvicinando al Movimento Associativo, anche nelle ripartizioni estere dove ancora non è strutturato ufficialmente – il MAIE si impegna nell'azione di protezione delle più fasce sociali più deboli.
A questo proposito, ricordo il lavoro della Sen. Giai (coordinatrice MAIE America Latina), che è riuscita – attraverso una costante e meticolosa mediazione tra istituzioni italiane e argentine – a far partire il progetto di un centro di accoglienza per bambini che vivono in condizioni di disagio a Rosario.
Dal canto suo, l'on. Ricardo Merlo si è fatto portavoce delle preoccupazioni sullo stato di conservazione del patrimonio storico e artistico dell'emigrazione, un argomento molto caro ai nostri connazionali residenti all'estero. Si tratta, infatti, di un vero tesoro che con grande fatica i nostri emigrati hanno costruito e hanno cercato di tramandare ai propri discendenti, che a causa di mancanza di fondi, sta rischiando di andare perduto o incamerato dalle municipalità estere competenti territorialmente.
Perciò il Presidente del MAIE ha chiesto – in un'interrogazione al Ministro degli Esteri, on. Frattini, e a quello dei Beni e le Attività Culturali, sen. Bondi – che venga finalmente fatto un inventario generale affinchè si conosca l'effettiva consistenza di questo patrimonio, la sua dislocazione dei Paesi esteri e il suo stato di conservazione.
Il MAIE, poi, nelle ultime settimane è stato protagonista anche nella mobilitazione popolare per la protesta contro il rinvio del voto per il rinnovo dei Comites e contro la chiusura di alcuni consolati in Europa.
Questa attività del Movimento Associativo, anche se non ha trovato grande spazio sulle pagine dei quotidiani nazionali editi in Italia, troppo occupati ad occuparsi di vicende di corruzione che stanno minando la credibilità – interna e internazionale – dell'esecutivo, ha però sortito l' effetto di coagulare intorno ai nostri coordinatori nuove risorse, rappresentate dai tanti giovani che hanno deciso di raccogliere il testimone offerto loro dai loro nonni e padri per battersi per difendere i propri diritti di cittadini.

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